E’ un momento di grande attualità quello che stiamo vivendo, soprattutto in relazione alla salute pubblica e ai servizi sanitari che hanno subito negli ultimi anni una serie di interventi non solo politici ma anche finanziari, con l’obiettivo di ridurre i costi a qualsiasi prezzo. Questa crisi è stata aggravata dai due anni della pandemia da Covid 19 e dai relativi blocchi economico-sociali per far fronte alla situazione.Il decreto sulla lista d’attesa dei trattamenti sanitari era in realtà un provvedimento politico che doveva essere attuato al più presto, ma ha incontrato forti resistenze sia da parte della Commissione Sanità e Benessere del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, presieduta dal consigliere Alberto Pradella, sia dai sindacati delle professioni sanitarie.Il presidente Massimiliano Fedriga si è rivolto alla Premier Giorgia Meloni per fare in modo che questo decreto venga approvato e applicato al più presto. Il punto di forza dell’accordo raggiunto tra la Conferenza delle Regioni e il governo consiste nel fatto che è stato stabilito un meccanismo che garantirà l’equilibrio tra la quantità dei trattamenti da somministrare e la disponibilità del personale in carico. Inoltre, verranno effettuati degli incentivi per chi si impegnerà a lavorare nella sanità, anche se questo significa accollarsi l’onere di un nuovo tirocinio.Ogni Regione dovrà attuare una sua normativa con i dettagli, ma la base del provvedimento è questa e verranno valutate le condizioni economiche per dare risorse finanziarie alle Regioni che non avranno a disposizione il personale sanitario necessario.