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Calabria: Astensione al Voto, una Sfida per la Democrazia

La Calabria si appresta a esprimere il proprio voto per l’elezione del Presidente della Regione e del Consiglio regionale, in una tornata elettorale che si svilupperà domenica e lunedì prossimi.
L’attenzione è focalizzata non solo sui candidati e sui programmi proposti, ma anche su un fenomeno preoccupante che rischia di minare la legittimità democratica dell’intero processo: l’astensionismo.

Il dato del 2021, quando appena il 44% degli elettori si recò alle urne, rappresenta un campanello d’allarme significativo.
Questa percentuale, già ampiamente inferiore alla media nazionale, evidenzia una distanza crescente tra i cittadini calabresi e le istituzioni regionali.

Temi come la sfiducia verso la politica, la percezione di inadeguatezza delle risposte alle problematiche locali e, non ultimo, la complessità burocratica possono aver contribuito a questa disaffezione.
L’astensionismo non è semplicemente un dato statistico; è un sintomo di una più ampia crisi di rappresentanza.

Riflette una frattura tra chi governa e chi è governato, una sensazione di impotenza di fronte alle sfide che affliggono la regione, che spaziano dalla carenza di infrastrutture alla difficoltà di accesso a servizi essenziali, passando per la disoccupazione giovanile e la lentezza della giustizia.

Tuttavia, l’astensionismo non è una condanna ineluttabile.
È un monito, un’occasione per riflettere e agire.

È fondamentale che i candidati e le forze politiche in campo riconoscano questa sfida e propongano soluzioni concrete per riconquistare la fiducia dei cittadini.

Questo implica non solo presentare programmi ambiziosi, ma anche dimostrare un reale impegno per la trasparenza, l’efficienza e la partecipazione popolare.
Un impegno concreto potrebbe tradursi in misure volte a semplificare l’accesso all’informazione, a promuovere la legalità e la meritocrazia, a rafforzare i servizi pubblici e a creare opportunità di sviluppo sostenibile.
È altresì cruciale incentivare la partecipazione civica, attraverso iniziative di educazione alla cittadinanza e di coinvolgimento attivo dei cittadini nelle decisioni che riguardano il futuro della regione.
La partecipazione al voto, anche se disillusi, resta un diritto e un dovere civico.
Rinunciare a votare significa abdicare alla possibilità di influenzare il proprio destino e quello della comunità.

È necessario riscoprire il valore della democrazia partecipativa e riconoscere che ogni voto, anche quello di chi nutre dubbi e riserve, contribuisce a definire il futuro della Calabria.
La sfida è dunque duplice: da un lato, recuperare la fiducia dei cittadini; dall’altro, incoraggiare una partecipazione consapevole e responsabile.

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