sabato 2 Agosto 2025
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Calabria: Campo Largo contro Occhiuto, sfida aperta alle elezioni.

In Calabria, si configura un inedito scenario politico, segnato dalla ricerca di un’alternativa al governatore uscente Roberto Occhiuto.

Il Partito Democratico, motore di questa iniziativa, guarda a un’ampia convergenza, che potrebbe estendersi oltre le immediate alleanze con Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi Sinistra.
L’obiettivo è costruire un cartello politico capace di aggregare forze disparate, da Azione e Italia Viva fino a Più Europa e, in prospettive più audaci, persino il Partito della Rifondazione Comunista.

La sfida è complessa.
Il dato elettorale europeo del 2024, pur mostrando una competizione serrata tra i due schieramenti, non offre certezze.
Tuttavia, la volontà di esplorare questa possibilità di campo largo è palpabile, alimentata dalla consapevolezza che un’offerta politica unita potrebbe fare la differenza.

Un primo tavolo di confronto si è concretizzato a Lamezia Terme, dove i rappresentanti di Pd, M5s e Avs hanno gettato le basi per una strategia elettorale che, a causa degli eventi (le dimissioni di Occhiuto), si è accelerata in modo inatteso, proiettando il voto in un orizzonte temporale più breve, forse già in autunno.

Il processo di definizione della coalizione e della candidatura è in divenire, con nuove forze potenzialmente interessate ad aderire.
Si vocano nomi per la leadership: si parla di figure come Giuseppe Falcomatà (Pd), Ernesto Alecci (Pd), Vittoria Baldino (M5S), Anna Laura Orrico (M5S) e, benché con minore entusiasmo, l’eurodeputato Pasquale Tridico, il cui profilo tecnico potrebbe essere più apprezzato in un contesto di campo largo, altrimenti osteggiato dalle forze centriste.

L’adesione di Azione, con il segretario Carlo Calenda che non ha lesinato critiche nei confronti di Occhiuto, indica una potenziale convergenza.
Anche Italia Viva ha manifestato disponibilità.
La scelta del candidato è intrinsecamente legata alle dinamiche che si stanno sviluppando a livello nazionale, in particolare in Campania (dove Roberto Fico del M5S è un elemento di incertezza) e in Toscana (dove il rapporto tra Pd e M5S è tutt’altro che scontato).

La somma dei voti ottenuti dalle diverse forze politiche in occasione delle elezioni europee – circa il 48% – rappresenta un dato incoraggiante per i sostenitori del campo largo, offrendo una base di partenza da cui costruire una solida candidatura.

Il ventaglio dei possibili candidati è ampio e stimolato da suggestioni inusuali.
Nomi come quello di Mimmo Lucano, l’ex sindaco di Riace, eurodeputato per Avs, emergono come possibili sorprese.

Ancora più audace è la suggestione di coinvolgere Nicola Gratteri, il procuratore capo di Reggio Calabria, figura di spicco nella lotta alla criminalità organizzata, capace di generare un notevole impatto mediatico.
La tempesta perfetta di fattori politici, la necessità di un’alternativa credibile e l’urgenza di definire una strategia elettorale rapida, stanno plasmando un quadro politico calabrese in rapida evoluzione, dove le alleanze possono nascere e dissolversi in tempi brevi.

Il futuro della regione, si preannuncia, dipenderà dalla capacità di queste forze di trovare un terreno comune e di presentare un’offerta politica convincente agli elettori.

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