Le recenti vicende che hanno investito il sistema bancario italiano rivelano una dinamica strutturale e un’approccio alla gestione del rischio che meritano un’analisi più approfondita.
A differenza di ciò che è accaduto in altre economie, la risposta alle crisi bancarie in Italia, ad eccezione del caso Monte dei Paschi di Siena, è stata prevalentemente interna al sistema, finanziata attraverso il supporto delle istituzioni creditizie concorrenti.
Un esempio emblematico è quello della Banca Popolare di Bari, la cui vicenda, culminata con la nazionalizzazione dopo un costoso intervento di risanamento pari a un miliardo di euro gravato sulle altre banche, illustra il meccanismo di solidarietà – e di potenziale onere – che caratterizza il settore.
Questa capacità di resilienza, sottolineata dal Presidente dell’Abi Antonio Patuelli, non deve essere interpretata come un’assenza di difficoltà.
Il settore bancario italiano ha navigato attraverso un periodo prolungato, quasi un decennio e mezzo, di tassi di interesse a zero, un contesto economico che ha messo a dura prova la redditività e ha incentivato la ricerca di nuove fonti di ricavo, spesso con conseguenze rischiose.
L’impatto dell’inversione di rotta dei tassi, recente e tuttora in corso, aggiunge ulteriore complessità alla situazione, richiedendo una gestione oculata della liquidità e una rivalutazione dei portafogli crediti.
La forza del sistema bancario italiano risiede nella sua capacità di assorbire shock, ma questa resilienza non deve oscurare le debolezze strutturali che persistono.
L’elevato numero di banche, la frammentazione del mercato e la presenza di istituzioni con modelli di business non sempre sostenibili rappresentano elementi di vulnerabilità che richiedono un’attenzione costante da parte delle autorità di vigilanza.
Infine, Patuelli ha espresso un giudizio positivo in merito alla manovra finanziaria governativa, escludendo la possibilità che l’aumento della pressione fiscale e contributiva si traduca in un incremento dei costi per i correntisti.
Questa affermazione, sebbene rassicurante, necessita di essere monitorata, dato che l’evoluzione del quadro economico e le scelte strategiche delle singole banche potrebbero portare a scenari diversi.
La sostenibilità del sistema bancario italiano, quindi, dipende dalla capacità di affrontare le sfide economiche, di rafforzare la vigilanza e di promuovere una maggiore efficienza e trasparenza nel settore.







