sabato 26 Luglio 2025
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Diritto al Conto: La Legge per Tutelare i Cittadini dalle Banche

La recente proposta legislativa Romano-Bagnai, ora in fase di esame parlamentare, mira a ridefinire radicalmente il rapporto tra cittadini e istituti bancari in Italia, affrontando un problema sistemico che ha colpito un numero significativo di persone.

Il provvedimento, volto a garantire il diritto al conto per tutti, introduce un principio cardine: l’obbligo per le banche di accettare la stipula di un conto corrente e, parallelamente, il divieto di recederlo unilateralmente in presenza di saldi positivi, ad eccezione di circostanze eccezionali e gravemente giustificate.

Il contesto italiano, con i suoi circa 48 milioni di conti correnti – un numero in crescita costante, come evidenziato dalla Fabi con un aumento del 13% rispetto al 2019 – rende l’importanza di questa iniziativa particolarmente rilevante.

La chiusura arbitraria e immotivata di conti correnti, fenomeno che ha causato non pochi disagi e limitazioni economiche per i cittadini, è infatti un sintomo di un’asimmetria di potere che la legge si propone di correggere.
La misura non si limita a tutelare la disponibilità immediata del denaro depositato, ma affronta anche le conseguenze a catena che derivano dalla segnalazione interbancaria.
Quando un istituto di credito chiude un conto corrente, il nome del cliente viene inserito in un database condiviso, rendendo estremamente difficile, se non impossibile, per altri istituti di credito accettare la sua richiesta di apertura di un nuovo conto.
Questo meccanismo, originariamente pensato per prevenire attività illecite, si è trasformato in uno strumento di de facto esclusione finanziaria per chi è stato oggetto di una chiusura ingiustificata.
L’introduzione del diritto al conto va dunque interpretata come un passo verso una maggiore inclusione finanziaria e una maggiore tutela dei diritti dei consumatori.

Il provvedimento, riconoscendo l’importanza del conto corrente come strumento fondamentale per la partecipazione alla vita economica e sociale, intende garantire che nessuno venga escluso dal sistema bancario senza una ragione oggettiva e comprovata.

Le sole eccezioni ammesse riguardano casi di comprovato coinvolgimento in attività di riciclaggio, finanziamento del terrorismo o altre violazioni di legge di rilevante gravità, circostanze che richiedono un’attenta verifica e una rigorosa motivazione.

La proposta legislativa non solo ridefinisce le responsabilità delle banche, ma mira anche a promuovere una maggiore trasparenza e una migliore gestione dei rischi da parte degli istituti di credito, incentivando la ricerca di soluzioni alternative alla chiusura del conto e la collaborazione con le autorità di vigilanza.

Il dibattito parlamentare, ora in Senato, sarà cruciale per definire i dettagli attuativi e garantire che la legge raggiunga pienamente il suo scopo: assicurare a tutti i cittadini italiani il diritto di accedere ai servizi bancari essenziali.

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