lunedì 29 Settembre 2025
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Marzabotto e Monte Sole: memoria per un futuro di pace.

La memoria è il fondamento stesso della nostra identità, un fiorire costante di consapevolezza che ci lega al passato e ci proietta verso il futuro.
Non è un semplice ricordo, ma un dovere attivo, un impegno a coltivare i valori che ci definiscono come comunità umana.

Ricordare Marzabotto e il Monte Sole, luoghi di indicibile dolore e spaventosa disumanità, significa onorare la memoria di vite spezzate e riaffermare il nostro rifiuto incondizionato di ogni forma di violenza e oppressione.

Quell’orrore, apice della barbarie nazista sostenuta da un fascismo in dissoluzione, è il terreno fertile da cui è germogliata la nostra Repubblica.

La Costituzione italiana, pilastro di libertà e democrazia, è nata dal sangue innocente versato in quelle terre.

È un debito che non può essere dimenticato, un impegno a costruire una società fondata sulla giustizia, l’uguaglianza e il rispetto dei diritti umani.

Il sacrificio di coloro che persero la vita a Marzabotto e nel Monte Sole è intrinsecamente legato al progetto europeo, un’Europa che ha conosciuto la guerra e la distruzione, e che deve costantemente vigilare per non ripetere gli errori del passato.
La riconciliazione, il dialogo e la cooperazione sono gli strumenti per costruire un futuro di pace e prosperità, per sottrarre l’odio alla memoria e per promuovere un mondo più giusto e solidale.

L’incontro con il Presidente tedesco Steinmeier simboleggia questo percorso di memoria condivisa, un viaggio che ci spinge a ricostruire il bene comune e a rafforzare i legami tra le nazioni europee.
La memoria, dunque, non è un peso da sopportare, ma una guida preziosa per orientarci nel presente e per costruire un futuro migliore, un futuro in cui i valori della libertà, della dignità e della compassione siano al centro di ogni azione.

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