venerdì 12 Settembre 2025
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Mattarella in Slovenia: un modello di cooperazione e dialogo.

In un’epoca segnata da tensioni geopolitiche e conflitti latenti, le relazioni italo-slovene emergono come un faro di speranza e un modello di cooperazione virtuosa.
La recente visita del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, in Slovenia, e la sua conclusione a Capodistria, una città simbolo della complessità transfrontaliera, sottolineano l’importanza strategica di questo legame storico e culturale.
Accompagnato dalla Presidente slovena, Nataša Pirc Musar, Mattarella ha ribadito un impegno costante e profondo verso la tutela e la valorizzazione delle minoranze linguistiche, considerate non come un elemento di divisione, ma come una risorsa inestimabile per entrambi i paesi.

Questa visione, lungimirante e innovativa, trascende la mera diplomazia e si radica in una filosofia di convivenza pacifica e arricchimento reciproco.

Le minoranze, lungi dall’essere marginali o problematiche, rappresentano un ponte tra culture, tradizioni e prospettive, alimentando la resilienza e la capacità di adattamento delle società.

La loro esistenza e la loro vitalità sono un patrimonio immateriale che fortifica il tessuto sociale e promuove una visione più ampia e inclusiva dell’identità nazionale.

Il Presidente Mattarella ha esplicitamente collegato questa visione alla dimensione europea, sottolineando come la diversità culturale e linguistica sia un elemento costitutivo dell’Unione.
Una Europa che celebri e protegga le sue minoranze è una Europa più forte, più coesa e più capace di affrontare le sfide globali.
La capacità di dialogo e di comprensione reciproca, maturate lungo le frontiere italo-slovene, offrono preziose lezioni per altre realtà europee e non solo.

La visita a Capodistria, città intrisa di storia e segnata da complesse dinamiche identitarie, assume dunque un significato particolare.

È un invito a guardare al passato con consapevolezza, senza dimenticare le ferite del passato, ma anche con la determinazione di costruire un futuro basato sul rispetto, la collaborazione e la condivisione di valori comuni.
La cooperazione transfrontaliera, come quella che lega Italia e Slovenia, è un investimento nel futuro, un impegno concreto per un mondo più giusto, pacifico e prospero.

Il riconoscimento del valore intrinseco della diversità, operato dai due Presidenti, è un messaggio potente e attuale, capace di ispirare azioni concrete per la costruzione di un’Europa più inclusiva e resiliente.

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