martedì 19 Agosto 2025
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Pippo Baudo, l’Italia in lutto: un’era finita.

La scomparsa di Pippo Baudo ha suscitato un’ondata di commosso cordoglio che investe le istituzioni e l’intera nazione, celebrando la figura di un’icona imprescindibile del panorama televisivo italiano.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso profondo dolore per la perdita, sottolineando non solo l’abilità e la professionalità di Baudo, ma anche la sua cultura raffinata, il suo garbo innato e la straordinaria capacità di cogliere e interpretare le aspirazioni e i desideri del pubblico italiano, costruendo un ponte emotivo che ha attraversato decenni.

La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha riconosciuto in Baudo uno dei protagonisti più significativi della storia della televisione, formulando un sentito ringraziamento che risuona nell’affetto di molti.
A condividere questo sentimento è il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, suo concittadino, che ha commemorato un amico che ha onorato l’Italia e la Sicilia con il suo talento.

Il Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha espresso, attraverso i social media, un commosso “buon viaggio” a Baudo, compagno di innumerevoli serate.

Il Presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana, ha sottolineato la perdita di un pilastro della televisione italiana, un punto di riferimento per generazioni.
Anche il Vicepremier e Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, ha celebrato la figura di Baudo come un gigante della televisione, un italiano ammirato e riconosciuto a livello internazionale.

Questa eco di apprezzamento si estende a rappresentanti politici e istituzionali locali, come Renato Schifani, Governatore della Sicilia, che ne ha condiviso la memoria.
Tommaso Foti, Ministro, ha descritto Baudo come una tessera fondamentale nella costruzione della storia italiana.

Sandro Ruotolo, esponente del Partito Democratico, ha evidenziato la perdita di un interprete autentico della televisione nazionalpopolare, un modello di Rai che appartiene ormai alla memoria storica.
La Ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, lo ha definito un “gentiluomo della televisione,” esaltandone l’eleganza, l’educazione e la straordinaria capacità comunicativa.

Il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, ricordando le sue scelte politiche, sottolinea come Baudo fosse un uomo di convinzioni, saldamente ancorato ai valori democristiani.

Guido Crosetto, Ministro della Difesa, ha celebrato il suo percorso come un accompagnatore generazionale, un punto di riferimento familiare per milioni di italiani.

Stefania Craxi, senatrice di Forza Italia, ha riconosciuto in Baudo un innovatore che ha lasciato un segno indelebile nella storia d’Italia.

Pierferdinando Casini ne ha celebrato l’umanità, la sua italianità e la sua ferma adesione al pensiero democratico cristiano.

La scomparsa di Pippo Baudo non è solo la perdita di un entertainer, ma la fine di un’era che ha plasmato l’immaginario collettivo italiano e ha contribuito a definire l’identità culturale del nostro Paese.

Un vuoto incolmabile per chi ha avuto la fortuna di assistere alla sua straordinaria carriera.

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