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Più Libri Più Liberi: Tra Affluenza, Dibattito e Responsabilità Editoriale

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La quinta e conclusiva giornata di “Più Libri Più Liberi”, la fiera diffusa che anima la Toscana, si chiude oggi dopo cinque giorni intensi.

Un’edizione, quella del 2024, che, pur stimando un afflusso di pubblico intorno ai 100.000 partecipanti – un dato leggermente inferiore rispetto all’edizione precedente – ha lasciato dietro di sé un’eco controversa, alimentata dalla presenza dello stand di “Passaggio al Bosco”.

L’evento, che ha visto protagonisti autori di spicco come Jeff Kinney e Jovanotti, si è rivelato un terreno fertile per la riflessione, ma anche per il dibattito acceso.

La questione sollevata dalla partecipazione di “Passaggio al Bosco” ha innescato un confronto che ha coinvolto l’intera comunità editoriale e culturale.

Innocenzo Cipolletta, presidente dell’Associazione Italiana Editori (Aie), ha prontamente espresso la sensibilità dell’organizzazione, ribadendo che la lettera-appello lanciata dagli editori ha evidenziato problematiche serie e legittime preoccupazioni.

Questo episodio non è stato percepito come un mero incidente, bensì come un’opportunità cruciale per avviare una discussione approfondita.

Il cuore del dibattito verte sulla responsabilità dell’editoria e sulla sua capacità di discernere e contrastare narrazioni che possono essere interpretate come veicolo di ideologie antidemocratiche.
L’impegno dichiarato dall’Aie di affrontare il tema della lotta al fascismo con riflessioni concrete testimonia la volontà di assumere una posizione chiara e responsabile.

“Più Libri Più Liberi” si conferma, dunque, non solo un momento di festa e di incontro con l’editoria contemporanea, ma anche uno spazio privilegiato per un confronto aperto e onesto sui valori fondanti della nostra società.
L’episodio recente sottolinea l’importanza di un’editoria consapevole, capace di esercitare un ruolo attivo nella promozione della libertà di pensiero e nella difesa dei principi democratici.
La discussione non si conclude con la chiusura della fiera, ma si prospetta come un percorso continuo di riflessione e azione per un futuro editoriale più responsabile e inclusivo.

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