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giovedì 6 Novembre 2025

Riforma dello Statuto: Via libera alla Camera per il Friuli-Venezia Giulia

La recente deliberazione parlamentare segna un capitolo significativo nell’evoluzione del quadro istituzionale del Friuli-Venezia Giulia.

Con un solido voto favorevole – 228 deputati hanno espresso il loro assenso – e un numero contenuto di contrari (78) e astenuti (6), la Camera dei Deputati ha convalidato le modifiche proposte alla legge costituzionale che regola lo Statuto speciale regionale.

Questo processo di revisione, lungamente atteso e oggetto di intenso dibattito politico, mira a riadattare l’autonomia speciale della Regione a un contesto nazionale e europeo in profonda trasformazione.

Lo Statuto speciale, originariamente concepito per garantire la salvaguardia delle peculiarità linguistiche, culturali e storico-politiche del Friuli-Venezia Giulia, necessitava di un aggiornamento per rispondere alle nuove sfide legate alla globalizzazione, all’integrazione europea e alle dinamiche socio-economiche interne al Paese.

Le modifiche approvate non rappresentano una rottura con il passato, ma piuttosto un’evoluzione ponderata, volta a chiarire alcuni aspetti critici e a rafforzare il ruolo della Regione nel sistema delle autonomie locali italiane.

Si tratta di un bilanciamento delicato tra la tutela delle specificità regionali e l’esigenza di coerenza con i principi fondamentali della Costituzione italiana e del diritto comunitario.

Le aree di intervento, pur complesse e tecnicamente dettagliate, riguardano principalmente la ripartizione delle competenze legislative, l’organizzazione amministrativa e le forme di finanziamento.

Si intende, ad esempio, precisare l’ambito di applicazione delle leggi regionali in materia di sanità, istruzione e infrastrutture, garantendo al contempo il rispetto delle normative nazionali e sovranazionali.

Particolare attenzione è stata dedicata alla definizione dei criteri di finanziamento per compensare le eventuali disparità economiche e promuovere lo sviluppo sostenibile del territorio.

L’approvazione in Camera rappresenta un passo avanti nel percorso di recepimento delle intese stipulate tra la Regione e il Governo, le quali, a loro volta, sono il frutto di un confronto articolato e di una volontà politica condivisa.
Il testo dovrà ora essere esaminato dal Senato della Repubblica, dove si prevede un ulteriore scrutinio e, possibilmente, l’introduzione di eventuali emendamenti.
Questo processo di riforma dello Statuto speciale non è solo una questione regionale, ma assume una valenza nazionale più ampia, in quanto potrebbe costituire un modello per altre regioni che aspirano a una maggiore autonomia.

L’esperienza del Friuli-Venezia Giulia, con le sue peculiarità storiche e culturali, può fornire utili spunti di riflessione per affrontare le sfide dell’autonomia differenziata in un contesto di crescente complessità istituzionale e socio-economica.
La sua corretta attuazione richiederà un impegno costante da parte di tutte le istituzioni coinvolte, al fine di garantire la coesione sociale e lo sviluppo armonico del territorio.

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