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Riforma Responsabilità Medica: Equilibrio tra Tutela e Giustizia

## La Riforma della Responsabilità Medica: Un Equilibrio tra Tutela e GiustiziaIl Consiglio dei Ministri ha recentemente approvato un disegno di legge delega di cruciale importanza per il futuro della professione medica e per l’intero sistema sanitario nazionale.

Questa iniziativa, incentrata sulla revisione della responsabilità professionale dei medici, segna un punto di svolta nella delicata questione del bilanciamento tra la necessità di tutelare i professionisti sanitari da azioni legali abusive e l’imperativo di garantire un adeguato risarcimento alle vittime di errori medici.

Il fulcro della riforma risiede nella definizione più stringente dei presupposti per la responsabilità penale dei medici.
Il provvedimento, infatti, introduce una soglia di gravità particolarmente elevata per l’imputabilità di reato, superando l’attuale standard di “colpa” e richiedendo una dimostrazione di “colpa grave”.
Tale distinzione è fondamentale: la “colpa grave” implica una violazione evidente e inescusabile dei principi fondamentali dell’arte medica, un comportamento che si discosta in modo inaccettabile dalle buone pratiche cliniche e che mette a rischio la vita o l’integrità del paziente.
Questa scelta legislativa si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione per l’aumento vertiginoso dei contenziosi in materia di responsabilità medica.
I medici, infatti, si trovano sempre più spesso a dover affrontare lunghe e costose battaglie legali, spesso con accuse infondate o basate su interpretazioni errate di eventi complessi.

Questa situazione non solo erode il benessere psicologico dei professionisti, ma scoraggia anche i più meritevoli dal dedicarsi alla professione, con conseguenze negative sulla qualità dell’assistenza sanitaria offerta ai cittadini.

La riforma, tuttavia, non intende creare un “scudo” indiscriminato per i medici.

È essenziale sottolineare che il diritto alla salute e il diritto al risarcimento dei danni subiti a causa di errori medici rimangono inviolabili.
Il provvedimento mira a rafforzare la tutela dei medici solo nei casi in cui l’errore non sia frutto di una condotta gravemente negligente o imprudente, ma sia piuttosto il risultato di una decisione clinica complessa, presa in un contesto di incertezza diagnostica o terapeutica.

Il disegno di legge delega non si limita a definire i limiti della responsabilità penale, ma introduce anche disposizioni volte a promuovere la formazione continua dei professionisti sanitari, a migliorare la gestione del rischio clinico e a incentivare la conciliazione stragiudiziale delle controversie.

L’obiettivo è quello di creare un sistema più equo e trasparente, in grado di proteggere sia i diritti dei pazienti che il diritto dei medici a esercitare la loro professione con serenità e sicurezza.

La delega al Governo, ora, avrà il compito di tradurre le linee guida generali stabilite dal Parlamento in norme concrete e dettagliate, tenendo conto delle diverse esigenze dei professionisti sanitari e delle aspettative dei cittadini.
Il dibattito politico e scientifico, ormai aperto, dovrà affrontare con rigore le sfide complesse che si presentano, al fine di garantire una riforma efficace e sostenibile nel tempo, capace di contribuire al miglioramento del sistema sanitario nazionale.
La questione, come spesso accade, risiede nel trovare un equilibrio delicato, garantendo tutela e giustizia, progresso e responsabilità.

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