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giovedì 23 Ottobre 2025

Sicurezza sul lavoro: appello alla nazione per un patto solido.

L’inquietante persistenza di eventi avversi nei luoghi di lavoro rappresenta una ferita aperta nella nostra società, un monito costante che esige un’azione immediata e una riflessione profonda.
Non possiamo più tollerare un’eredità di tragedie evitabili, né giustificare lacune con la mera urgenza produttiva.
Il Presidente della Repubblica, intervenendo durante gli Stati Generali sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro, ha lanciato un appello pressante: un patto solido, un’alleanza imprescindibile che coinvolga ogni attore sociale, per garantire la tutela della vita e dell’integrità fisica dei lavoratori.
Questa chiamata all’unità non è un semplice auspicio, ma una necessità impellente.
La sicurezza sul lavoro non può essere relegata a una questione tecnica, gestita a compartimenti stagni, o considerata un costo da comprimere.
È un diritto costituzionale, un imperativo morale, e un fattore determinante per la prosperità e la coesione sociale.

L’auspicio di un’alleanza profonda implica un ripensamento radicale degli approcci attuali.

È necessario superare una cultura aziendale spesso improntata a una visione miope, che privilegia il profitto a breve termine a discapito della prevenzione dei rischi.
Questo richiede un investimento significativo in formazione, informazione, e nell’adozione di tecnologie avanzate per la protezione dei lavoratori.
Il mondo delle imprese, consapevole della propria responsabilità, deve assumere un impegno attivo nella promozione di una cultura della sicurezza, incentivando la partecipazione dei lavoratori alla valutazione dei rischi e alla progettazione di soluzioni innovative.

Il sindacato, da parte sua, deve continuare a svolgere un ruolo di vigilanza e di rappresentanza, assicurando che i diritti dei lavoratori siano pienamente rispettati e che le normative siano applicate rigorosamente.
La politica, infine, ha il dovere di fornire il quadro normativo e gli strumenti finanziari necessari per sostenere questa trasformazione.
È fondamentale semplificare le procedure burocratiche, rafforzare i controlli e incentivare l’innovazione nel campo della sicurezza sul lavoro.

La prevenzione non è un costo, ma un investimento nel capitale umano, la vera ricchezza di una nazione.
Gli Stati Generali rappresentano un’occasione unica per definire un nuovo paradigma, per costruire un futuro in cui il lavoro sia sinonimo di dignità, benessere e sicurezza.
Un futuro in cui ogni lavoratore possa tornare a casa alla fine della giornata, sano e salvo.

Questo è l’imperativo etico e civile che ci guida.

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