Nella cornice di Palazzo Chigi, si è conclusa oggi una significativa tavola rotonda presieduta dalla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, con la partecipazione dei vertici delle principali aziende strategiche del comparto difesa nazionale.
L’incontro, a cui hanno preso parte figure chiave del governo come i Vicepremier e Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, il Ministro della Difesa Guido Crosetto e il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, ha segnato un momento cruciale per la definizione delle linee guida future del settore.
Oltre ai rappresentanti governativi, hanno partecipato i CEO di Leonardo, Fincantieri, Cdp, Invitalia e Gruppo FS italiane, figure di spicco che incarnano l’ingegneria, la finanza e la logistica necessarie per sostenere le ambizioni di una nazione che rivendica un ruolo sempre più attivo sulla scena internazionale.
L’agenda del vertice è stata fortemente incentrata sull’impatto delle nuove dinamiche geopolitiche e sull’evoluzione del quadro normativo europeo.
In particolare, la Presidente Meloni ha sollecitato i leader aziendali ad analizzare con attenzione le opportunità derivanti dai recenti strumenti comunitari, quali il “Safe” (Strumento per lo sviluppo degli investimenti strategici in materie prime critiche) e la clausola di salvaguardia (escape clause).
La clausola di salvaguardia, in particolare, rappresenta un’apertura significativa: permette all’Italia di poter destinare risorse considerevoli al potenziamento del settore della difesa, mitigando le restrizioni derivanti dal tradizionale Patto di Stabilità e Crescita.
Si tratta di un elemento fondamentale per bilanciare le esigenze di crescita economica con la necessità impellente di rafforzare le capacità militari nazionali, in un contesto internazionale caratterizzato da crescenti tensioni e incertezze.
L’incontro non si è limitato a una mera discussione teorica.
Si è auspicato un confronto concreto e operativo, volto a identificare progetti specifici e a definire un cronoprogramma per l’implementazione delle nuove strategie.
L’obiettivo primario è quello di creare un ecosistema industriale nazionale forte e resiliente, capace di rispondere alle sfide future e di contribuire attivamente alla sicurezza e alla prosperità dell’Italia.
Il focus è sulla sinergia tra pubblico e privato, favorendo investimenti mirati in ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica e formazione del capitale umano.
Il vertice ha delineato un percorso volto a consolidare il ruolo dell’Italia come attore chiave nel panorama della difesa europeo e globale, affiancando un approccio pragmatico e lungimirante alla politica di sicurezza nazionale.