La Basilicata si distingue nel panorama nazionale con un significativo aumento della raccolta di plasma, registrando un incremento dell’8% nel 2024 e contribuendo in maniera rilevante al superamento delle 900 tonnellate raccolte a livello nazionale. Questo dato, comunicato dall’assessore alla Salute regionale, Cosimo Latronico, sottolinea non solo un miglioramento quantitativo, ma anche una crescente consapevolezza del valore inestimabile del gesto di donazione.Al di là dell’immediato beneficio per chi riceve le terapie derivate dal plasma, questo aumento rappresenta un passo cruciale verso l’autonomia strategica del sistema sanitario italiano. La dipendenza dalle importazioni di medicinali emoderivati, come immunoglobuline e albumina, costituisce una vulnerabilità che l’Italia si impegna a ridurre progressivamente. L’obiettivo ambizioso di raggiungere i 18 chilogrammi di plasma raccolti per ogni mille abitanti non è solo una meta da raggiungere, ma un investimento nel futuro della sanità pubblica, capace di garantire un accesso più equo e sicuro a farmaci essenziali.La chiave di questo successo risiede in un modello collaborativo e integrato, che vede una sinergia virtuosa tra istituzioni regionali, sistema sanitario e il tessuto associativo del volontariato. Organizzazioni come Avis, Croce Rossa, Fidas e Fratres svolgono un ruolo insostituibile, rappresentando la forza motrice di questa rete di solidarietà. L’impegno capillare di Avis, con la sua vasta rete di sedi, è particolarmente degno di nota, fornendo oltre il 70% del sangue necessario a fronteggiare le emergenze e a sostenere i trattamenti salvavita, con un impatto diretto sulla vita di centinaia di migliaia di persone ogni anno.L’assessore Latronico ha espresso un sentito plauso ai volontari donatori, veri artefici di questa catena di umanità. Il loro gesto, silenzioso e altruistico, incarna i valori di responsabilità civica e di solidarietà sociale. È imperativo, pertanto, promuovere attivamente la cultura del dono, soprattutto tra i giovani, incoraggiando nuove generazioni a comprendere l’importanza di questo atto di straordinaria generosità. L’aumento dei donatori nella fascia di età 18-45 anni è un segnale incoraggiante, ma richiede un impegno costante per assicurare il ricambio generazionale e perpetuare questa preziosa eredità di umanità.La donazione di sangue e plasma non si configura solamente come un contributo alla salute degli altri, ma anche come un’opportunità per prendersi cura del proprio benessere, grazie ai controlli medici regolari e all’adozione di stili di vita più consapevoli. In un’epoca segnata da crescenti sfide globali, rafforzare il senso di comunità e promuovere la solidarietà rappresentano elementi fondamentali per costruire un futuro più giusto e sostenibile per tutti. La Basilicata, con il suo esempio virtuoso, dimostra che l’impegno collettivo e la generosità umana possono fare la differenza.
Basilicata: +8% nella raccolta del plasma, un passo verso l’autonomia sanitaria.
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