cityfood
cityeventi
sabato 15 Novembre 2025

Basilicata a rischio: l’Atlante dell’Infanzia svela le fragilità giovanili

Il recente Atlante dell’Infanzia a rischio, sedicesima edizione denominata “Senza filtri”, dipinge un quadro complesso della condizione giovanile in Basilicata, evidenziando sia fragilità che peculiarità rispetto al contesto nazionale.

I dati rivelano un territorio che, pur mantenendo alcune caratteristiche di resilienza, si confronta con sfide significative in termini di accesso alla cultura, promozione del benessere psicofisico e persistenze di divari socio-educativi.

L’impegno nella lettura, pilastro fondamentale per lo sviluppo cognitivo e l’ampliamento degli orizzonti, si attesta in Basilicata al 43,9%, un valore sensibilmente inferiore alla media nazionale (53,8%).
Questa differenza, sebbene significativa, non isola la regione, ma inserisce la Basilicata in una tendenza più ampia di declino della lettura tra i giovani italiani.

Parallelamente, sebbene la partecipazione ad attività culturali come visite a musei, siti archeologici, teatro e concerti sia relativamente buona, mostra comunque margini di miglioramento per incentivare un coinvolgimento più ampio e consapevole.
Il dato più allarmante è rappresentato dal 24% degli adolescenti che non pratica alcuna attività fisica, una percentuale che supera di quasi sei punti la media nazionale e che rispecchia un trend preoccupante legato a stili di vita sempre più sedentari.
Il percorso scolastico è un altro ambito di attenzione.
Il tasso di dispersione scolastica, ovvero la percentuale di studenti che abbandonano prematuramente il sistema educativo, si attesta al 10,5%, leggermente superiore alla media nazionale.

Sebbene il tasso degli “early school leavers” (giovani tra i 18 e i 18 anni che non hanno completato istruzione o formazione professionale) sia in linea con la media nazionale, è cruciale analizzare le cause sottostanti e implementare strategie mirate a prevenire l’abbandono.

L’integrazione scolastica degli studenti stranieri rappresenta una sfida ulteriore: la loro presenza, seppur modesta rispetto alla media nazionale (4,2% in Basilicata contro l’8,6% a livello nazionale), si fa ancora più rarefatta nei licei, dove si concentra una minoranza di studenti di origine non italiana.
Questo dato solleva interrogativi sull’efficacia delle politiche di inclusione e sull’adattamento del sistema scolastico alle diverse esigenze culturali.

L’Atlante sottolinea inoltre che gli adolescenti costituiscono una quota relativamente stabile della popolazione regionale (6,4% rispetto alla media nazionale del 6,86%), mentre la prevalenza di famiglie con un solo figlio rimane in linea con la tendenza nazionale.

Un elemento di profonda preoccupazione emerge dall’analisi dei dati relativi alla salute mentale dei giovani: nel 2023, gli accessi di minori (0-17 anni) nei pronto soccorso per disturbi mentali hanno raggiunto i 64.319, un dato che, pur se in parte recuperato rispetto al periodo pandemico, evidenzia un aumento allarmante, soprattutto tra le ragazze e i casi di maggiore gravità.
La carenza di risorse dedicate alla Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (NPIA) – con poco più di 400 posti letto disponibili a livello nazionale – aggrava ulteriormente la situazione, spingendo spesso i giovani a ricorrere a servizi non appropriati o a essere ricoverati in reparti per adulti.

La Basilicata si trova in una condizione particolarmente critica, con soli sei posti letto NPIA e una struttura residenziale con quattro posti per la presa in carico post-ricovero, un numero insufficiente per rispondere alle reali esigenze del territorio.

Questa carenza strutturale richiede un intervento urgente e mirato, volto ad ampliare l’offerta di servizi specializzati e a garantire un supporto adeguato per la salute mentale dei giovani lucani.

- pubblicità -
- Pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap