venerdì 3 Ottobre 2025
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Basilicata, droga: bilancio 2024 tra cali e nuove sfide

La Relazione Annuale 2025 della Direzione centrale per i Servizi antidroga, recentemente diffusa dal Ministero dell’Interno, offre un quadro complesso e sfaccettato della situazione relativa alla criminalità legata alla droga in Basilicata.

I dati presentati delineano un andamento apparentemente positivo, segnato da una diminuzione delle operazioni di contrasto, ma che cela dinamiche più sottili e potenzialmente allarmanti.

Nel corso del 2024, le forze dell’ordine hanno condotto 105 interventi antidroga nella regione, un calo del 13,2% rispetto alle 121 dell’anno precedente.
Questa riduzione, sebbene apparentemente incoraggiante, potrebbe riflettere non tanto un calo dell’attività criminale, quanto una diversa strategia di intervento, forse più mirata o focalizzata su obiettivi specifici, o una ridistribuzione delle risorse.

L’analisi più approfondita richiederebbe un confronto con i dati relativi all’impiego del personale e alle risorse finanziarie destinate alla lotta alla droga.
Il numero di persone segnalate all’autorità giudiziaria si attesta a 157 unità, con un decremento significativo del 30% rispetto al 2023.
Tra queste, sette sono risultate essere minori, una diminuzione rispetto ai nove dell’anno precedente.

La nazionalità degli individui coinvolti mostra un cambiamento rilevante: se nel 2023 i soggetti stranieri segnalati erano 33, nel 2024 il numero si è ridotto a 23, indicando forse una diversa composizione delle reti criminali o una maggiore efficacia dei controlli alle frontiere.

Un dato particolarmente importante da sottolineare è l’assenza di decessi correlati all’uso di sostanze stupefacenti in Basilicata e Valle d’Aosta, a differenza del 2023, quando si erano verificati cinque decessi.
Questo elemento, sebbene positivo, non deve indurre a compiacenza, ma piuttosto stimolare ulteriori sforzi per la prevenzione e l’assistenza ai soggetti a rischio, attraverso percorsi di recupero e riduzione del danno.

L’analisi quantitativa dei sequestri di stupefacenti rivela un calo complessivo del 7% in termini di peso totale (da 61,46 a 56,83 chili).
L’hashish rimane la sostanza più diffusa e sequestrata (25,9 chili), ma l’aumento percentuale più significativo si registra nella cocaina, con un balzo del +124% (da 2,8 a 6,46 chili).
Questo dato, che posiziona la Basilicata tra le regioni con l’incremento più marcato in termini percentuali, suggerisce un possibile rafforzamento dei traffici di cocaina e richiede un’attenzione particolare da parte delle forze dell’ordine e dei servizi di intelligence.
Al contrario, si evidenzia un crollo significativo (-88%) nel sequestro di piante di cannabis, che potrebbe essere dovuto a una diversa strategia di coltivazione da parte dei produttori o a un cambiamento nelle modalità di controllo.

In conclusione, i dati relativi alla criminalità legata alla droga in Basilicata nel 2024 presentano un quadro complesso e contrastante, che richiede un’interpretazione cauta e un’analisi più approfondita.

Mentre alcuni indicatori suggeriscono una diminuzione dell’attività criminale, l’aumento significativo dei sequestri di cocaina e la necessità di comprendere le ragioni alla base del calo delle piante di cannabis, sottolineano la persistenza di sfide significative e la necessità di un approccio strategico e multidisciplinare per contrastare efficacemente il fenomeno della droga nella regione.
L’efficacia delle politiche antidroga non può essere misurata solo in termini di numero di operazioni o sequestri, ma anche in termini di impatto sulla salute pubblica e sulla sicurezza dei cittadini.

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