La Basilicata, regione segnata da un lento ma inesorabile spopolamento, ha scelto il Liceo Classico “Quinto Orazio Flacco” di Potenza come scenario per l’apertura del nuovo anno scolastico 2025-2026.
Un gesto simbolico, quasi una dichiarazione d’intenti, in un contesto demografico che vede gli istituti scolastici confrontarsi con un calo annuale di iscritti, un sintomo di problematiche più ampie che investono il territorio.
L’inizio dell’anno, dedicato a 65.434 studenti, ha assunto così una valenza particolare, concentrando l’attenzione sul declino delle immatricolazioni, un trend che rischia di compromettere il futuro delle scuole lucane.
Alla cerimonia di apertura, alla presenza delle massime autorità locali – il prefetto Michele Campanaro, l’assessore regionale Francesco Cupparo, il sindaco Vincenzo Telesca, il presidente della Provincia Christian Giordano e la direttrice dell’Ufficio Scolastico Regionale, Claudia Datena – gli studenti del prestigioso liceo hanno offerto una rappresentazione teatrale ispirata al patrimonio classico e un intermezzo musicale, un tentativo di celebrare la tradizione in un momento di incertezza.
La direttrice Datena ha tracciato un quadro preoccupante: circa duemila iscritti in meno rispetto all’anno precedente, una diminuzione del 2,9% che non può essere affrontata con semplici soluzioni organizzative, come il ridimensionamento delle classi.
Il fenomeno, ha sottolineato, è radicato in dinamiche esterne all’organizzazione scolastica, legate a fattori socio-economici e demografici complessi che spingono i giovani a cercare opportunità al di fuori della regione.
L’attenzione, quindi, deve focalizzarsi sulla gestione personalizzata delle singole situazioni, con particolare riguardo ai piccoli comuni, spesso penalizzati dalla difficoltà di garantire la formazione di classi sufficientemente numerose e omogenee.
Si tratta di preservare il diritto allo studio anche in realtà marginali, dove la scuola rappresenta spesso un punto di riferimento essenziale per la comunità.
Tra le misure introdotte a livello nazionale, la direttiva ministeriale sull’obbligo di consegna dei cellulari all’ingresso in aula ha suscitato dibattito.
L’obiettivo dichiarato è migliorare la concentrazione e la qualità dell’apprendimento, contrastando le distrazioni digitali, ma la decisione inevitabilmente polarizza opinioni e solleva interrogativi sull’equilibrio tra necessità educative e libertà individuali.
Si apre un confronto che mira a definire nuove modalità di utilizzo delle tecnologie in ambito scolastico, consapevoli del loro potenziale educativo ma anche dei rischi di dipendenza e dispersione.
Il sindaco Telesca, nel suo intervento, ha ribadito l’impegno del Comune per una partenza regolare dell’anno scolastico, sottolineando che tutte le attività programmate – l’avvio del servizio mensa, il trasporto scolastico e l’assistenza all’autonomia – sono state implementate nei tempi previsti.
L’attenzione è rivolta a garantire servizi efficienti e puntuali per studenti e famiglie, creando un ambiente favorevole all’apprendimento e alla crescita.
La sfida, però, è più ampia e richiede un impegno congiunto di istituzioni, famiglie e comunità, per invertire la tendenza allo spopolamento e assicurare un futuro sostenibile per le scuole e per la Basilicata stessa.
È necessario ripensare il ruolo della scuola come fulcro di sviluppo locale, promuovendo l’innovazione, l’integrazione con il territorio e la valorizzazione delle risorse culturali e naturali.