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sabato 8 Novembre 2025

Basilicata: Luoghi della Memoria per le Vittime del Lavoro

Un’iniziativa di profonda valenza civica e commemorativa si appresta a concretizzarsi in Basilicata: l’intitolazione di uno spazio pubblico in ogni comune, i 131 che compongono il territorio regionale, a memoria delle vittime del lavoro.
La proposta, promossa dai segretari generali Spi Cgil Basilicata, Cgil Basilicata e Cgil Potenza – Angelo Summa, Fernando Mega e Vincenzo Esposito – è destinata all’attenzione del presidente dell’Anci Basilicata, Gerardo Larocca, e mira a trasformare un dato statistico agghiacciante in un monito costante per la comunità.

I numeri della sicurezza sul lavoro in Basilicata, nel primo scorcio del 2025, parlano di nove decessi, a cui si aggiungono i quattro tragici morti tra i braccianti agricoli coinvolti in un incidente stradale sulla Fondovalle dell’Agri.

Un bilancio drammatico che emerge da una realtà complessa, segnata da settori produttivi spesso ad alto rischio e da una cronica carenza di misure di prevenzione adeguate.
La proposta di intitolazione, tuttavia, non si configura come un mero atto simbolico.
Essa rappresenta la naturale evoluzione di un impegno pluriennale da parte della Cgil, che da tempo sollecita interventi strutturali per arginare questa inaccettabile strage.
Le istanze formulate dalla Cgil vanno ben oltre il rafforzamento della vigilanza, sebbene quest’ultima rimanga un elemento cruciale.
Si tratta di un approccio olistico che include la creazione di un coordinamento centralizzato, sotto l’egida dell’Inail, per una gestione più efficace delle risorse e delle competenze.

Parallelamente, la Cgil richiama con forza l’istituzione di una Procura distrettuale e nazionale del lavoro, un organismo specializzato in grado di perseguire con maggiore determinazione i reati in materia di sicurezza e salute sul lavoro.

L’introduzione del reato di omicidio sul lavoro, con pene severe per i responsabili, e l’adozione di un sistema di “patente a punti” per le aziende, premiando quelle che si distinguono per l’impegno nella sicurezza e penalizzando quelle che violano le normative, sono altrettanto essenziali.
La prevenzione deve essere la parola d’ordine, con investimenti mirati alla formazione continua dei lavoratori e delle lavoratrici, sensibilizzando non solo sui rischi specifici dei diversi settori, ma anche sull’importanza di una cultura della sicurezza condivisa.
È necessario superare una visione puramente formale della sicurezza, trasformandola in un valore imprescindibile per la sopravvivenza e il benessere di ogni lavoratore.

L’intitolazione di questi luoghi diventa, in questa prospettiva, un costante richiamo alla responsabilità collettiva e un impegno a costruire un futuro in cui il lavoro non sia sinonimo di rischio e precarietà, ma di dignità e sicurezza.

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