La Regione Basilicata, nell’ambito di un’azione strategica volta a rafforzare la resilienza sanitaria della comunità, ha siglato un protocollo d’intesa con la Fondazione Pfizer per un innovativo progetto educativo.
L’iniziativa, che coinvolge i più giovani, mira a promuovere una cultura della salute e del benessere tra bambini e ragazzi di età compresa tra 0 e 16 anni, ricoverati nei reparti di pediatria degli ospedali di Matera e Potenza e frequentanti i centri vaccinali regionali.
Il fulcro del progetto risiede nella distribuzione gratuita di volumi dedicati alla promozione della salute, curati in collaborazione con Giunti Editore, partner editoriale di questa complessa operazione.
I libri, frutto di una progettazione attenta e mirata, non si limitano a trasmettere informazioni di base, ma si propongono di instillare nei giovani una solida comprensione dei principi scientifici alla base della prevenzione, incoraggiando l’adozione di stili di vita consapevoli e sostenibili.
I contenuti spaziano dalla corretta alimentazione, all’importanza dell’attività fisica, alla sensibilizzazione sui temi ambientali, con un approccio didattico che mira a superare la mera trasmissione di dati per favorire una vera e propria alfabetizzazione scientifica.
“Questo progetto rappresenta un investimento nel futuro della nostra regione,” ha affermato Barbara Capaccetti, direttore medico di Pfizer Italia, sottolineando l’impegno della Fondazione nel sostenere iniziative che promuovono l’educazione alla salute, in linea con programmi già attivati in altre regioni come Lazio, Marche e Campania.
L’approccio di Pfizer, infatti, si basa sulla convinzione che la prevenzione debba essere un processo continuo e partecipativo, che coinvolge attivamente la comunità fin dalla prima infanzia.
L’iniziativa si inserisce nel Piano Regionale della Prevenzione 2021-2025, coordinato dalla Direzione Generale per la Salute e le Politiche della Persona, e si allinea pienamente con le priorità nazionali in materia di salute pubblica.
La validità del progetto, fissata per un anno, riflette l’urgenza di avviare un cambiamento culturale duraturo.
L’assessore alla Salute, Cosimo Latronico, ha definito l’accordo “un esempio virtuoso di sinergia tra pubblico e privato”, ribadendo l’impegno della Regione a considerare la salute come un patrimonio collettivo da coltivare fin dalla più tenera età.
“Non si tratta solo di curare le malattie, ma di formare cittadini consapevoli e responsabili, in grado di prendersi cura della propria salute e dell’ambiente che li circonda,” ha dichiarato l’assessore, sottolineando come l’educazione e la formazione rappresentino la chiave per costruire una comunità più resiliente e prospera.
Il progetto ambisce a promuovere una visione olistica della salute, che integri la cura del corpo, la formazione della mente e l’attenzione all’ambiente circostante, ponendo le basi per una società più equa, sana e sostenibile.






