La Basilicata rafforza il suo impegno verso l’eccellenza oncologica con l’insediamento di Carlo Calabrese come nuovo direttore scientifico dell’IRCCS Crob di Rionero in Vulture. La nomina, formalizzata con un incontro istituzionale tra il direttore Calabrese, il Presidente della Regione Vito Bardi e l’Assessore alla Sanità Cosimo Latronico, segna un punto di svolta per il centro di riferimento oncologico e, più in generale, per il sistema sanitario regionale.La scelta di Calabrese non è casuale. Si tratta di un oncologo di riconosciuta competenza, il cui percorso professionale si è sviluppato a livello nazionale e internazionale, culminando nell’incarico di Professore Associato presso l’Università di Bologna, un ateneo di primaria importanza nel panorama accademico italiano. La sua esperienza, consolidata da anni di ricerca e pratica clinica, si configura come una risorsa preziosa per un’istituzione come il Crob, impegnata nella lotta contro il cancro e nella promozione di cure innovative.Il ritorno di Calabrese, originario di Maratea e cresciuto a Latronico, rappresenta un atto di amore verso la sua terra e un’opportunità per restituire il patrimonio di conoscenze acquisite all’interno di un contesto regionale di grande potenziale. Il direttore ha espresso un profondo senso di onore nell’assumere questa responsabilità, sottolineando la volontà di contribuire attivamente allo sviluppo del Crob, un’eccellenza che incarna la capacità della Basilicata di offrire servizi sanitari di alto livello anche in ambiti specialistici complessi.La Regione, attraverso le parole del Presidente Bardi, ribadisce il proprio impegno a sostenere il Crob con investimenti mirati a potenziare la ricerca, ampliare le competenze del personale e garantire un’offerta di servizi all’avanguardia. L’obiettivo è creare un polo oncologico di riferimento non solo per la Basilicata, ma per l’intero Mezzogiorno, in grado di attrarre ricercatori e pazienti da altre regioni.L’Assessore alla Sanità Latronico ha enfatizzato il valore aggiunto rappresentato dalla “lucanità” del nuovo direttore, sottolineando come la sua competenza scientifica, unita a una visione moderna e olistica della medicina, possa contribuire a consolidare il ruolo strategico del Crob nel panorama nazionale. Si tratta di una figura in grado di interpretare le sfide del futuro, promuovendo l’integrazione di nuove tecnologie e approcci terapeutici, e garantendo un percorso di cura personalizzato e centrato sul paziente. La sua presenza rafforza la capacità del Crob di essere un punto di riferimento per l’innovazione e l’eccellenza in oncologia, contribuendo a migliorare la qualità della vita dei cittadini e a valorizzare il capitale umano della sanità lucana.
Calabrese al Crob: svolta oncologica per la Basilicata
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