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mercoledì 29 Ottobre 2025

Crob: Tre Esperti Qualificati Potenziano la Biobanca per la Ricerca Oncologica

Potenziamento scientifico e strategico per la Biobanca dell’IRCCS Crob: un investimento nel futuro della ricerca oncologicaL’Istituto di riferimento oncologico della Basilicata, IRCCS Crob di Rionero in Vulture, consolida il suo ruolo di eccellenza nella ricerca biomedica con un significativo avanzamento delle competenze del suo team dedicato alla biobancazione.

I dottori Daniela Lamorte, Margherita Luongo e Giuseppe Pennella hanno conseguito il Master Re-Bio in Biobanche di Ricerca, un titolo di studio unico in Italia, conferito dall’Università degli Studi di Padova, che certifica un percorso formativo di altissimo livello e specificamente orientato al settore delle biobanche di ricerca.

Questo traguardo non rappresenta solo un arricchimento professionale per i tre esperti, ma costituisce un investimento strategico per l’intero Istituto.

Il Master Re-Bio fornisce una formazione approfondita in aree cruciali per la gestione efficiente e responsabile di una biobanca, spaziando dagli aspetti etici e normativi – un elemento imprescindibile in un contesto di ricerca sempre più sensibile alla tutela dei dati personali e alla trasparenza – ai sistemi di qualità, alle infrastrutture informatiche avanzate e alla sostenibilità economica e organizzativa.

La preparazione include, inoltre, una panoramica completa del panorama internazionale, con particolare attenzione al ruolo centrale del Nodo Nazionale della Infrastruttura di Ricerca Europea delle Biobanche e delle Risorse BioMolecolari, di cui il Crob è orgoglioso membro.
La Biobanca del Crob, unica in Basilicata a disporre di certificazione per l’erogazione, raccolta, stoccaggio e rilascio di campioni biologici e dati clinici associati, è un patrimonio scientifico di inestimabile valore.
Le sue collezioni, comprendenti circa 2000 sieri e 7000 tessuti conservati in un complesso sistema criogenico (-190°C in tank di azoto liquido, -80°C in ultracongelatori e -20°C in congelatori), costituiscono una risorsa fondamentale per l’innovazione nel campo della ricerca oncologica.

Il materiale biologico stoccato, unito alle informazioni cliniche ad esso correlate, apre nuove frontiere nella comprensione delle malattie tumorali, nella scoperta di nuovi farmaci e nello sviluppo di biomarcatori predittivi, diagnostici e terapeutici.
Il direttore scientifico, Carlo Calabrese, sottolinea come queste competenze avanzate si traducano in un potenziamento significativo delle capacità interne dell’Istituto, consentendo una gestione più sofisticata delle infrastrutture di biobancaggio e un’elevazione degli standard qualitativi e gestionali, in linea con le migliori pratiche a livello nazionale ed europeo.
Il direttore generale, Massimo De Fino, aggiunge che questo investimento rafforza il ruolo del Crob come punto di riferimento strategico per la ricerca biomedica, facilitando la collaborazione con istituti di ricerca, università e reti scientifiche, con un focus particolare sulla medicina personalizzata e sulle terapie innovative, aprendo a prospettive di sviluppo e progresso per l’intera comunità scientifica e i pazienti.

L’acquisizione di queste competenze consolida, quindi, la posizione del Crob come polo di eccellenza nella lotta contro il cancro.

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