In vista dell’imminente stagione estiva, caratterizzata da un rischio crescente di incendi boschivi e di interfaccia, il Prefetto di Potenza, Michele Campanaro, ha diffuso un’importante direttiva al Sistema Provinciale di Protezione Civile, delineando una strategia complessa e proattiva per la mitigazione del pericolo. Questo approccio non si limita alla mera reazione all’evento incendiario, ma si articola su un pilastro fondamentale: la prevenzione strutturale, intesa come un insieme di azioni integrate e coordinate che mirano a ridurre la vulnerabilità del territorio e a rafforzare la resilienza delle comunità.La direttiva prefatoria sottolinea con forza la necessità di un’azione sinergica tra le istituzioni locali, i rappresentanti delle categorie produttive (agricoltori e allevatori) e la cittadinanza. L’informazione e la sensibilizzazione del pubblico appaiono cruciali per promuovere una cultura della protezione civile diffusa, incoraggiando comportamenti responsabili e la consapevolezza delle norme di prevenzione. Questo processo formativo dovrebbe estendersi a tutti i livelli, coinvolgendo anche le associazioni di volontariato, che svolgono un ruolo essenziale nel supporto alle operazioni di soccorso.Un elemento centrale della strategia è l’aggiornamento costante del catasto delle aree a rischio incendio, strumento indispensabile per una pianificazione efficace e l’emissione di ordinanze mirate. Tale aggiornamento non è una semplice operazione tecnica, ma una revisione continua che tenga conto delle variazioni climatiche, dell’evoluzione del territorio e delle nuove conoscenze scientifiche. Parallelamente, le pianificazioni locali di protezione civile devono essere riviste e adattate, incorporando le migliori pratiche e le lezioni apprese dalle esperienze passate.L’efficacia del sistema antincendio boschivo dipende in modo critico dall’adeguamento delle capacità di risposta regionali, sia a terra che in aria. Pur riconoscendo il ruolo complementare dei mezzi statali, la direttiva ribadisce che l’impiego di questi ultimi deve rimanere residuale, lasciando alla Regione Basilicata la responsabilità primaria della gestione dell’emergenza. Questo implica un continuo investimento in risorse umane, attrezzature e formazione del personale, al fine di garantire una risposta rapida ed efficace in ogni situazione.La prevenzione strutturale assume un ruolo di primaria importanza, richiedendo un approccio integrato che coinvolga interventi di gestione forestale sostenibile, pulizia e manutenzione del bosco, e riduzione della massa combustibile, in particolare lungo le infrastrutture viarie e ferroviarie. Questi interventi non solo riducono il rischio di propagazione degli incendi, ma contribuiscono anche alla salute e alla biodiversità degli ecosistemi forestali.La salvaguardia del patrimonio culturale e archeologico, un elemento distintivo del territorio lucano e un importante motore di sviluppo turistico, rappresenta un’ulteriore priorità. Sono necessarie azioni specifiche di protezione per i siti di interesse storico e artistico, con particolare attenzione a quelli frequentati da un elevato numero di visitatori. Questo richiede una collaborazione sinergica tra le istituzioni competenti, i gestori dei siti e le comunità locali, al fine di sviluppare strategie di prevenzione adeguate e tempestive. La resilienza territoriale, in definitiva, passa anche attraverso la tutela della memoria e dell’identità culturale.