La Prefettura di Matera, con la consueta dedizione e proattività nel promuovere la resilienza territoriale, sta coordinando un’esercitazione complessa di protezione civile, “Firevac 2025”, che si terrà il 20 settembre presso il Lido Nautilus di Metaponto.
L’iniziativa si inserisce in un quadro più ampio di azioni volte a rafforzare la preparazione del territorio, in particolare della fascia jonica, fortemente vulnerabile al rischio di incendi boschivi – un pericolo aggravato dalle crescenti temperature e dalla siccità, fattori che amplificano la complessità della gestione del rischio.
Promossa dall’Ufficio Protezione Civile regionale su impulso della Prefettura, “Firevac 2025” vede la collaborazione imprescindibile della Capitaneria di Porto di Taranto e di tutte le strutture operative del sistema di protezione civile regionale.
Lo scenario simulato è quello di un incendio boschivo di significativa entità, sviluppatosi in prossimità della costa e che isola una zona turistica densamente popolata.
La simulazione, deliberatamente progettata per rappresentare una situazione di elevata criticità, prevede l’impossibilità di utilizzare le vie di fuga terrestri, costringendo all’evacuazione via mare di bagnanti e operatori turistici.
Qualora le condizioni meteorologiche si rivelassero sfavorevoli, l’esercitazione si concentrerà sulle procedure di coordinamento, mantenendo l’obiettivo di valutare l’efficienza del sistema di risposta.
L’elemento distintivo dell’esercitazione risiede nella complessità dell’evacuazione via mare, gestita dalla Capitaneria di Porto e finalizzata a trasferire le persone in sicurezza verso il Porto degli Argonauti, dove sarà allestita un’area dedicata alla registrazione e all’assistenza.
La partecipazione di circa venti figuranti, inclusi soggetti anziani e persone considerate fragili, mira a rendere la simulazione il più realistica possibile, focalizzandosi anche sulla gestione di specifiche vulnerabilità.
La Prefetto Favilli ha sottolineato come “Firevac 2025” rappresenti un’evoluzione operativa rispetto all’esperienza maturata il 9 luglio scorso con l’incendio di Metaponto.
L’esercitazione non si configura quindi come un evento isolato, bensì come un momento cruciale per consolidare e ottimizzare il sistema territoriale di protezione civile, già riconosciuto per la sua efficacia.
Si tratta di un processo dinamico e continuo, che richiede un impegno costante e una collaborazione sinergica tra istituzioni statali, regionali e locali, per garantire la tutela del territorio e della popolazione.
L’obiettivo ultimo è quello di implementare un sistema di risposta flessibile, adattabile a scenari sempre più complessi e imprevedibili, in grado di rispondere con prontezza ed efficacia a qualsiasi emergenza.
La leale collaborazione, il continuo aggiornamento delle competenze e l’integrazione di nuove tecnologie sono i pilastri di questo impegno continuo.