L’impegno dell’Università degli Studi della Basilicata a sostenere il percorso formativo dei propri studenti, in particolare quelli impegnati in attività didattiche e pratiche all’interno delle strutture dell’Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo, si concretizza in un’iniziativa di rilevanza sociale ed economica: l’accesso a condizioni agevolate al servizio di mensa.
Questa misura si pone come risposta concreta alla necessità di conciliare efficacemente gli impegni universitari, spesso intensi e prolungati, con le esigenze formative in ambito ospedaliero, contribuendo a una migliore qualità della vita degli studenti.
La recente stipula di un accordo tra l’Ardsu (Agenzia Regionale per i Diritto allo Studio Universitario) e l’Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo, sancita dalle firme del presidente Vincenzo Summa, del Direttore Generale Giuseppe Giuzio, del consigliere Giulio Ruggieri e del Direttore Generale del San Carlo, Giuseppe Spera, definisce i termini di questa significativa collaborazione.
L’accordo prevede un costo del pasto fissato a nove euro, con una compartecipazione di due euro a carico dello studente e un contributo di sette euro garantito dall’Ardsu, manifestando un investimento regionale significativo nel benessere e nella produttività degli studenti.
L’implementazione del servizio di mensa agevolata si estenderà alle diverse sedi dell’Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo, in particolare in quelle aree dove la presenza di una mensa universitaria risulta carente, seguendo un modello di successo già attivo nel Campus di Macchia Romana.
Questa distribuzione capillare mira a garantire un accesso equo e diffuso al servizio, abbattendo le barriere economiche e logistiche che potrebbero ostacolare la partecipazione degli studenti.
La durata biennale dell’accordo, dal 1° ottobre 2024 al 30 settembre 2026, con possibilità di rinnovo, testimonia l’impegno a lungo termine di entrambe le istituzioni nel supportare la comunità studentesca.
L’Assessore Regionale alla Salute, Cosimo Latronico, ha sottolineato come questo provvedimento rappresenti un passo concreto nel rafforzamento del diritto allo studio in Basilicata.
Più che un semplice beneficio economico, si tratta di un investimento strategico nel capitale umano, volto a promuovere l’eccellenza nella formazione delle professioni sanitarie, a ridurre lo stress associato alla gestione delle risorse economiche e a favorire un ambiente di apprendimento più stimolante e inclusivo.
L’iniziativa si allinea a politiche regionali volte a promuovere l’attrattività del territorio e a sostenere la crescita professionale dei giovani, contribuendo a creare un ecosistema favorevole all’innovazione e al progresso sociale.







