Nuova era per il Crob: sbloccati i contratti e riparte l’oncologia.

Dopo un percorso travagliato di quasi sette anni, il Centro di riferimento oncologico della Basilicata (Crob) di Rionero in Vulture inaugura una nuova fase operativa.
La sottoscrizione di trentadue contratti, un atto formale che sancisce l’assegnazione di incarichi gestionali e professionali di elevata specializzazione, rappresenta un punto di svolta per la struttura e per l’intera sanità regionale.
L’evento, comunicato con ottimismo dall’Assessore alla Salute, Cosimo Latronico, incarna una visione strategica volta a infondere dinamismo e rigore all’interno del Crob, un’istituzione cruciale per la ricerca e l’assistenza oncologica in Basilicata.
Questi incarichi, calibrati per rispondere alle esigenze specifiche delle strutture complesse e dei dipartimenti strategici, non si limitano a una semplice riorganizzazione del personale, ma si configurano come un investimento mirato a potenziare le capacità innovative e la qualità dei servizi offerti.

La firma dei contratti, siglata a distanza di cinque anni da una fase di stallo, testimonia la volontà dell’Amministrazione Regionale di onorare il merito e riconoscere l’impegno di figure professionali di spicco.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito del nuovo contratto di dirigenza medica e sanitaria, un quadro normativo che mira a definire percorsi di carriera trasparenti e a premiare l’eccellenza.
Latronico ha sottolineato come questa decisione riaffermi il valore del capitale umano all’interno del sistema sanitario regionale, elemento imprescindibile per un’assistenza sempre più efficace e centrata sul paziente.

L’assegnazione degli incarichi, infatti, non è solo un atto amministrativo, ma un segnale forte verso i professionisti, incoraggiandoli a perseguire l’aggiornamento continuo e l’applicazione delle più avanzate tecniche diagnostiche e terapeutiche.
Il Crob, rafforzato da questa nuova governance basata sul merito e sulla specializzazione, si pone come fulcro di un’offerta sanitaria oncologica all’avanguardia, in grado di rispondere alle sfide poste dalla complessità delle patologie neoplastiche.

Questa iniziativa, più che un semplice adeguamento contrattuale, rappresenta un investimento a lungo termine nella salute dei cittadini lucani e un impegno concreto verso un sistema sanitario regionale sempre più efficiente, equo e orientato all’innovazione.
Il futuro del Crob si proietta ora verso un orizzonte di crescita sostenibile, con la prospettiva di consolidare il suo ruolo di riferimento a livello regionale e nazionale.

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