Il 19 luglio segna l’inizio di un capitolo significativo per la diocesi di Matera-Irsina e per la comunità di Tricarico, con l’insediamento di Monsignor Benoni Ambarus, nuovo vescovo. L’accoglienza, che si prospetta densa di significato e legami con il territorio, non si limita a un semplice atto cerimoniale, ma si configura come un percorso di immersione nelle realtà più fragili e vitali della diocesi.Il nuovo pastore, affettuosamente chiamato “Don Ben” dalla comunità, inizierà la sua missione con un gesto di profonda vicinanza: una visita alla casa circondariale di Matera, un luogo di detenzione e di speranze, seguito da un incontro con gli anziani della Casa di riposo Brancaccio, custodi di memorie e testimoni di un tempo. Il pranzo condiviso alla mensa dei poveri “Don Giovanni Mele” rappresenterà un segno tangibile di solidarietà e di attenzione verso coloro che vivono in condizioni di difficoltà, incarnando il precetto evangelico dell’amore verso il prossimo.Il pomeriggio vedrà l’incontro formale con le istituzioni locali in Piazza Duomo, un momento cruciale per stabilire un dialogo costruttivo e collaborativo che coinvolga tutte le forze del territorio. La celebrazione eucaristica serale nella Cattedrale non sarà un semplice rito, ma un atto di consacrazione al servizio della Chiesa e della comunità, un’invitazione alla preghiera e alla riflessione.Il giorno successivo, a Tricarico, la liturgia eucaristica con la comunità locale, seguita da una visita alla casa di riposo “Mons. Delle Nocche”, rafforzerà il legame con la popolazione e offrirà un’opportunità di ascolto e di condivisione. L’incontro in Piazza Garibaldi con le istituzioni locali ribadirà l’impegno del vescovo a promuovere il bene comune e a sostenere lo sviluppo sostenibile del territorio.La figura di Monsignor Ambarus assume un valore aggiunto e un significato profondo: nato in Romania nel 1974 e formatosi in seminario a Roma, è il primo vescovo straniero a ricoprire un incarico episcopale in Italia per la pastorale italiana, un evento che testimonia l’apertura e l’accoglienza che caratterizzano la Chiesa italiana. Il suo percorso di integrazione culminato con la cittadinanza italiana, giurata nelle mani del sindaco Roberto Gualtieri, rappresenta un ponte tra culture e tradizioni, un segno di dialogo interculturale e di arricchimento reciproco. La sua presenza è un’opportunità per riflettere sull’identità italiana, sull’accoglienza dei migranti e sulla costruzione di una società più inclusiva e solidale, incarnando i valori di umanità e fede che animano la Chiesa universale.
Nuovo vescovo a Matera-Irsina: Don Benoni Ambarus inizia la sua missione
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