L’avvio dell’Osservatorio regionale sulle periferie in Basilicata, presieduto dal prefetto Michele Campanaro, segna un passo significativo verso una governance più incisiva e partecipata per le aree marginali del territorio. La prima riunione, tenutasi a Potenza, ha delineato le linee guida di un’iniziativa concepita non come un’azione isolata, ma come un sistema integrato di analisi, monitoraggio e intervento strategico.L’Osservatorio si propone di superare una visione frammentata e reattiva delle periferie, abbracciando un approccio proattivo e orientato alla costruzione di resilienza sociale ed economica. La connessione con l’Osservatorio nazionale rappresenta un pilastro fondamentale, garantendo un flusso continuo di informazioni e competenze, e un allineamento con le politiche nazionali.La composizione eterogenea dell’organismo, che include rappresentanti istituzionali, attori del settore privato, associazioni di volontariato e operatori del terzo settore, riflette la volontà di coinvolgere attivamente tutti gli stakeholder rilevanti. Questo approccio multidisciplinare è cruciale per comprendere la complessità delle sfide che affliggono le periferie, che trascendono spesso i confini di singole discipline o settori.La cadenza quadrimestrale delle riunioni, unitamente alla creazione di gruppi di lavoro tematici, mira a garantire un’azione continuativa e focalizzata. I gruppi, dedicati a demografia, economia e lavoro, istruzione, qualità urbana e sicurezza, avranno il compito di raccogliere dati, analizzare trend e individuare aree critiche, con particolare attenzione ai fenomeni di esclusione sociale, disagio economico, degrado ambientale e criminalità organizzata. L’utilizzo di indicatori qualitativi e quantitativi sarà essenziale per definire con precisione le aree di marginalità e per misurare l’efficacia degli interventi.L’obiettivo ultimo, come sottolineato dal prefetto Campanaro richiamandosi alle parole del Presidente della Repubblica, è trasformare le periferie da “non luoghi” di abbandono e dimenticanza a veri e propri “laboratori di resilienza”. Ciò implica non solo la mitigazione dei problemi immediati, ma anche la promozione di un senso di comunità, la valorizzazione delle risorse locali e la creazione di opportunità di sviluppo sostenibile. Si tratta di un’ambiziosa sfida che richiede un impegno collettivo e una visione a lungo termine, volta a restituire dignità e prospettive di futuro alle aree più vulnerabili della regione. L’Osservatorio si configura quindi come uno strumento essenziale per promuovere una coesione sociale rafforzata e un futuro più equo per l’intera Basilicata.
Osservatorio Periferie in Basilicata: Verso una Governance Partecipata
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