Potenza: Arresto per droga e violenza psicologica, scoperta rete illecita.

A Potenza, una complessa indagine culminata in un arresto ha portato alla luce una spirale di violenza psicologica e una rete di attività illecita legate allo spaccio di stupefacenti.

L’intervento dei poliziotti dell’Ufficio Prevenzione e Soccorso Pubblico, supportati dal Reparto Prevenzione Crimine della Questura, è scaturito da una segnalazione urgente pervenuta al 112, riguardante un gesto persecutorio nei confronti di una donna all’interno del suo domicilio.
Le indagini, condotte con scrupolosa attenzione ai dettagli, hanno permesso di ricostruire un pattern di comportamenti inquietanti e reiterate intimidazioni, già precedentemente denunciati e formalmente segnalati con l’attivazione del protocollo Codice Rosso, che prevede specifiche procedure di tutela per le vittime di violenza e stalking. Il quadro emerso delineava una situazione di profonda sofferenza emotiva per la donna, vittima di una manipolazione psicologica premeditata e prolungata.

L’evoluzione delle indagini ha portato gli agenti a disporre una perquisizione domiciliare, durante la quale è emersa una circostanza di gravità inaspettata.

L’abitazione, apparentemente ordinaria, celava un vero e proprio laboratorio di preparazione e stoccaggio di sostanze stupefacenti.
Gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato un ingente quantitativo di droga: 131 grammi di cocaina, confezionata in porzioni destinate al dettaglio, e 54 grammi di cannabis, pronta per essere immessa nel mercato illecito.

L’apparato tecnologico rinvenuto era sofisticato e mirato a garantire l’efficienza e la discrezione dell’attività criminale.

Tre bilancini digitali di precisione, strumenti fondamentali per il dosaggio accurato delle sostanze, sono stati confiscati, insieme a cinque schede telefoniche e sei telefoni cellulari, probabilmente utilizzati per comunicazioni criptate e per coordinare le operazioni di spaccio.
Un ammontare considerevole di denaro contante, ritenuto provento dell’attività illecita, è stato sequestrato come prova a carico dell’arrestato.
Materiale di confezionamento, tra cui bustine e imballaggi specifici, completava il quadro di un’organizzazione strutturata e radicata nel territorio.
L’arresto rappresenta un significativo passo avanti nella lotta alla criminalità organizzata e nella tutela delle vittime di violenza psicologica, evidenziando l’importanza di una risposta rapida ed efficace da parte delle forze dell’ordine.

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