domenica 19 Ottobre 2025
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Potenza, calano i reati: 46 comuni aderiscono al Controllo di Vicinato.

Un segnale di ripresa nella sicurezza della provincia di Potenza emerge dall’analisi dei dati relativi ai primi nove mesi del 2025, che rivelano una diminuzione complessiva del 9,6% dei reati rispetto all’anno precedente.

Un dato significativo, sebbene si manifesti con una flessione più contenuta, pari al 3,5%, nel capoluogo.
La notizia, diffusa in concomitanza con l’adesione dei comuni di Moliterno e Sarconi al protocollo ministeriale per il “Controllo di vicinato”, sottolinea un impegno crescente verso un modello di sicurezza partecipata e comunitaria.

La cerimonia di sottoscrizione, presieduta dal prefetto Michele Campanaro e dai sindaci Antonio Rubino (Moliterno) e Antonella Zambrino (Sarconi), assume un valore aggiunto alla luce della recente scomparsa del sindaco di Sarconi, Giovanni Tempone, figura chiave nell’avviare la collaborazione con la prefettura.
L’adesione dei due comuni porta a 46 il numero di amministrazioni lucane coinvolte nell’iniziativa, testimoniando un trend positivo di condivisione e responsabilità collettiva.
Il prefetto Campanaro ha espresso particolare apprezzamento per l’approccio proattivo dei comuni, evidenziando come l’iniziativa non sia dettata da allarme, ma da una volontà di rafforzare il legame tra cittadini e istituzioni.
L’adesione riflette una nuova consapevolezza: la sicurezza urbana non è appannaggio esclusivo delle forze dell’ordine, ma un bene da costruire attivamente attraverso la partecipazione consapevole della comunità.
L’analisi delle attività svolte finora rivela un processo di sensibilizzazione diffusa, con l’identificazione di componenti chiave per i gruppi di controllo e la nomina di coordinatori.
Un primo passo cruciale è stato il programma di formazione, che mira a fornire agli operatori volontari gli strumenti necessari per un’efficace collaborazione con le forze di polizia, come già sperimentato con successo a Potenza.

L’implementazione del “Controllo di vicinato” non rappresenta solo un incremento della presenza civica sul territorio, ma un vero e proprio investimento nella coesione sociale.

La creazione di reti di prossimità tra cittadini, amministrazioni locali e forze dell’ordine favorisce la fiducia reciproca, la condivisione di informazioni utili e la prevenzione di comportamenti devianti.

Questo modello, lungi dall’essere una semplice misura di sicurezza, si configura come un’opportunità per riqualificare gli spazi pubblici, promuovere il senso di appartenenza e rafforzare il tessuto sociale, contrastando il senso di isolamento e diffidenza che spesso caratterizzano la vita urbana contemporanea.
La sfida futura risiede nel consolidare questa partecipazione attiva, garantendo la continuità del progetto e coinvolgendo sempre più cittadini nella costruzione di una comunità più sicura e solidale.

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