giovedì 4 Settembre 2025
21.3 C
Potenza

Sequestro al Campeggio: Abusi Urbanistici e Ambientali in Basilicata

In seguito a un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Matera, i Carabinieri del Nucleo Investigativo per la Tutela della Biodiversità, supportati dal Comando Provinciale, hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale dei Sassi.
L’operazione ha interessato il campeggio “Riva dei Greci”, situato nel territorio di Bernalda, un’area gravata da stringenti vincoli paesaggistici e ambientali di pregio.

Il provvedimento, di ampia portata, si è concretizzato con il sequestro di due bungalow sospettati di essere stati costruiti in violazione delle normative edilizie, ovvero senza la necessaria autorizzazione paesaggistica, la valutazione di impatto ambientale (VIA) prescritta dalla legge, e in palese difformità rispetto ai titoli edilizi eventualmente rilasciati.

L’attività investigativa ha inoltre portato al sequestro di un vasto complesso di 84 unità abitative mobili, permanentemente insediate all’interno del campeggio.
La loro stabilità è sottolineata dal fatto che risultano integrate nelle infrastrutture vitali del territorio: sono collegate, tramite impianti interrati, alle reti fognaria, idrica ed elettrica, configurandosi, di fatto, come strutture edilizie permanenti e consolidata presenza nel paesaggio.

Le accuse contestate ai responsabili riguardano una serie di reati di natura urbanistica e ambientale, che includono l’ipotesi di lottizzazione abusiva, realizzazione di opere edilizie in aree sottoposte a vincolo, e la mancata osservanza delle procedure amministrative previste dalla legge, come la preventiva denuncia e il deposito dei progetti presso gli uffici competenti.
Particolarmente grave è l’ipotesi di distruzione o deturpamento di un’area protetta, specificamente l’Area di Conservazione Costa Ionica Foce Bradano, ecosistema fragile e di notevole importanza per la biodiversità locale.
Le attività abusive potrebbero aver compromesso l’integrità dell’habitat e la conservazione delle specie presenti, con potenziali ripercussioni a lungo termine.

Il sequestro preventivo, disposto dal giudice, mira a prevenire l’ulteriore sfruttamento delle strutture abusive e a tutelare il territorio, preservandone l’integrità paesaggistica, ambientale e storico-culturale.
Il provvedimento rappresenta un segnale forte a tutela del patrimonio naturale e architettonico della Basilicata, sottolineando l’importanza di un’attività di controllo e di un rigoroso rispetto delle normative urbanistiche ed ambientali, al fine di contrastare fenomeni di illegalità che minacciano il benessere collettivo e la qualità della vita.

L’inchiesta è ora al vaglio dell’autorità giudiziaria, che dovrà accertare le responsabilità e le motivazioni alla base di queste attività illecite.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -