Un’attività commerciale operante nella provincia di Matera è finita nel mirino dei finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, con un’operazione che ha portato al sequestro di un vasto assortimento di prodotti per un valore complessivo stimato in oltre 30.000 euro.
L’intervento mirato ha interessato un locale gestito da un imprenditore di origine straniera, specializzato nella commercializzazione di un ampio ventaglio di articoli destinati al pubblico, tra cui giocattoli per l’infanzia, abbigliamento di vario genere, accessori moda come borse e zaini, e articoli da regalo e souvenir.
L’irregolarità che ha scatenato l’azione delle forze dell’ordine non risiede tanto nel tipo di merce offerta, bensì nella sua conformità alle normative europee e nazionali in materia di sicurezza dei prodotti.
Un’analisi dettagliata ha rivelato l’assenza delle etichette di sicurezza obbligatorie, un requisito fondamentale per garantire la trasparenza verso i consumatori e attestare la conformità degli articoli ai requisiti di sicurezza stabiliti.
L’assenza di queste etichette costituisce una violazione del Regolamento Generale sulla Sicurezza dei Prodotti (RGSP), un pilastro fondamentale per la protezione della salute e della sicurezza dei consumatori all’interno del mercato unico europeo.
Il RGSP impone ai produttori e ai distributori di fornire informazioni chiare e complete sui prodotti, affinché i consumatori possano fare scelte informate e i controlli di sicurezza possano essere effettuati in modo efficace.
Le conseguenze legali per il titolare dell’attività commerciale sono significative.
Oltre al sequestro amministrativo dei prodotti contraffatti o non conformi, l’imprenditore è stato segnalato alla Camera di Commercio della Basilicata, con la conseguente possibilità di sanzioni pecuniarie e l’inserimento in blacklist, elementi che potrebbero compromettere la sua capacità di operare nel mercato.
L’operazione delle Fiamme Gialle sottolinea l’importanza del controllo rigoroso delle attività commerciali, soprattutto quelle che importano e commercializzano prodotti provenienti da paesi terzi, dove gli standard di sicurezza potrebbero differire da quelli europei.
Il caso evidenzia, inoltre, la necessità di una maggiore consapevolezza da parte degli operatori economici riguardo alle normative in materia di sicurezza dei prodotti, con particolare riferimento alla corretta applicazione del RGSP e alla conseguente obbligazione di fornire etichette chiare e complete.
La tutela del consumatore rimane una priorità assoluta e richiede un impegno costante da parte delle autorità e degli operatori economici.








