venerdì 22 Agosto 2025
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Potenza

Suoni di Minoranza: Un’Esplosione di Cultura Arberesh nel Pollino

La seconda edizione di “Suoni di minoranza” si conclude con un’esplosione sinestetica a San Costantino Albanese, un borgo arberesh incastonato nel cuore del Pollino, il 22 agosto.

Non un semplice concerto, ma un vero e proprio atto di celebrazione della pluralità linguistica e culturale italiana, un crocevia di identità sonore che si fondono in un’unica, vibrante esperienza.
A suggellare questo percorso musicale, il talento eclettico di Enzo Avitabile, che si unisce alla potenza ritmica dei Bottari di Portico e alla suggestione ipnotica della Black Tarantella Band.
I Bottari di Portico, custodi di un’antica arte, rappresentano la quintessenza di una tradizione contadina radicata nel territorio.
La loro abilità nella costruzione di botti non si limita all’artigianato, ma si trasforma in una performance unica: la botte, strumento primario della loro arte, diventa percussione, voce di un passato che risuona attraverso il suono.
Questa pratica, originariamente legata a rituali propiziatori per un raccolto abbondante, testimonia un legame profondo tra uomo, terra e musica, un dialogo ancestrale che continua a vivere attraverso le loro mani.
La Black Tarantella Band, con la sua energia travolgente, aggiunge una dimensione contemporanea a questa tradizione, creando un ponte tra passato e futuro.
L’evento non si configura come un punto d’arrivo, bensì come un tassello fondamentale di un progetto più ampio e ambizioso: “Il borgo dei suoni”.

Promosso dal Comune di San Costantino Albanese e sostenuto dalla Regione Basilicata, questo intervento culturale si prefigge di rilanciare la comunità arberesh, valorizzando il suo patrimonio immateriale e promuovendo un turismo consapevole e sostenibile.
Il progetto, che si estenderà fino a maggio del 2026, mira a creare una vera e propria “laboratorio culturale”, un luogo dove la memoria si conserva e si tramanda attraverso la musica, la parola e le arti.
Tra le iniziative previste, spicca la creazione di un Archivio Sonoro Arberesh, una risorsa inestimabile per la ricerca e la didattica, volto a documentare e preservare le tradizioni orali della comunità.
Prosegue inoltre il concorso “Adotta un canto, scopri una tradizione”, un’occasione per le scuole di avvicinarsi al patrimonio culturale locale e per i giovani di diventare protagonisti della sua trasmissione.
L’impegno si concretizza anche attraverso iniziative editoriali di grande valore storico e culturale, che contribuiranno a diffondere la conoscenza della cultura arberesh al di fuori dei confini regionali.
“Il borgo dei suoni” non è solo un progetto di promozione, ma un vero e proprio atto di resistenza culturale, un tentativo di riaffermare l’importanza della diversità linguistica e culturale in un mondo sempre più globalizzato, un inno alla resilienza di una comunità che ha saputo conservare intatta la sua identità.

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