Un’importante pietra miliare nella sanità lucana si è recentemente concretizzata nelle sale operatorie della Cardiologia dell’ospedale San Carlo di Potenza, con il completamento dei primi cinque impianti di protesi valvolare aortica transcatetere (TAVI) per pazienti provenienti dall’ospedale Madonna delle Grazie di Matera.
Questa iniziativa, frutto di una sinergia strategica tra l’Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo e l’Azienda Sanitaria Materana (ASM), testimonia un impegno condiviso per l’ottimizzazione dei percorsi assistenziali e la centralizzazione di competenze specialistiche.
L’implementazione di questo accordo non è un mero trasferimento di procedure, ma un esempio di medicina di rete, progettata per superare le limitazioni geografiche e le disparità di risorse.
La sostituzione valvolare aortica percutanea (TAVI), una tecnica minimamente invasiva che evita la chirurgia a cuore aperto, richiede infrastrutture complesse e un team multidisciplinare altamente specializzato, elementi presenti nel reparto di Cardiochirurgia del San Carlo di Potenza.
L’ASM, pur garantendo un’eccellente diagnostica e la gestione iniziale del paziente, beneficia ora dell’accesso diretto a questa competenza specialistica, garantendo ai propri assistiti un percorso terapeutico completo e all’avanguardia.
L’intesa operativa si inserisce in un quadro più ampio di riorganizzazione della sanità regionale, focalizzata sulla valorizzazione delle eccellenze presenti sul territorio e sull’eliminazione delle ridondanze.
Il TAVI rappresenta un intervento complesso che richiede una profonda conoscenza delle anatomie valvolari e una gestione peri-procedurale sofisticata, che coinvolge anestesisti, perfusionisti, radiologi interventisti e cardiologi.
L’équipe operante, guidata dai direttori delle due cardiologie, il professor Eugenio Stabile (San Carlo) e il dottor Giandomenico Tarsia (ASM), ha dimostrato una capacità di integrazione professionale esemplare, garantendo l’applicazione delle migliori pratiche cliniche e l’utilizzo di protesi valvolari di ultima generazione, in linea con le più recenti raccomandazioni internazionali.
Questa collaborazione non solo migliora l’accesso a cure avanzate per i pazienti materani, ma contribuisce anche alla formazione del personale sanitario locale, favorendo lo scambio di competenze e la creazione di un sistema sanitario più resiliente e capace di rispondere efficacemente alle esigenze emergenti.
Il San Carlo di Potenza conferma così il suo ruolo di polo di riferimento per la cardiochirurgia transcatetere, mentre l’ASM rafforza la sua capacità di fornire una presa in carico globale e continuativa del paziente, dalla diagnosi alla terapia, in un’ottica di centralità del cittadino e di miglioramento continuo della qualità dei servizi offerti.
La prospettiva è di estendere questa forma di collaborazione ad altre specialità, consolidando un modello di sanità territoriale integrata e orientata al risultato.