La comunità lucana è addolorata per la perdita di un bambino di nove anni, deceduto in ospedale dopo un tragico incidente stradale avvenuto nei pressi del Pantano di Pignola, in provincia di Potenza.
La sua scomparsa, a pochi giorni di distanza dall’evento che ha segnato per sempre le loro vite, aggiunge un’ulteriore dose di dolore alla già profonda ferita causata dalla perdita del padre, 51 anni, morto sul luogo dell’impatto.
L’incidente, le cui dinamiche restano al momento oggetto di indagine da parte delle autorità competenti, ha visto coinvolte una Renault Clio, condotta dal padre insieme al figlio, e una Jeep Renegade.
La violenza dello scontro, verificatosi in una zona particolarmente sensibile dal punto di vista ambientale e paesaggistico, ha lasciato una scia di devastazione e ha reso immediatamente critiche le condizioni del bambino.
Trasportato d’urgenza in codice rosso al San Carlo di Potenza, il piccolo ha lottato strenuamente per la vita, ma le lesioni riportate si sono rivelate incompatibili con la sua sopravvivenza.
Il personale medico, nonostante l’impegno e le cure tempestive, non è stato in grado di evitare l’esito fatale.
La tragedia ha scosso profondamente l’intera regione, evocando interrogativi dolorosi sulla sicurezza delle strade e sulla fragilità dell’esistenza umana.
Questo evento, oltre al profondo lutto familiare, solleva questioni cruciali relative alla manutenzione delle infrastrutture viarie in aree a rischio, spesso caratterizzate da scarsa visibilità e presenza di fauna selvatica.
L’indagine, che coinvolge la ricostruzione accurata della sequenza degli eventi e l’analisi dei fattori che hanno contribuito all’incidente, mira a far luce sulle responsabilità e a prevenire il ripetersi di simili tragedie.
La comunità lucana, unita nel cordoglio, si stringe attorno alla madre e ai familiari del bambino, condividendo il loro immenso dolore e offrendo il proprio sostegno in questo momento di profonda sofferenza.
Il ricordo del bambino, con la sua innocenza e la sua vitalità spezzata, resterà impresso nella memoria collettiva, un monito costante per un futuro più sicuro e compassionevole.






