La recente e deplorevole aggressione ai cancelli di accesso dell’area protetta del Parco della Murgia Materana, compiuta attraverso atti vandalici con vernici spray, rappresenta una ferita profonda nel tessuto del nostro patrimonio culturale e ambientale.
L’Ente Parco, con un atto di responsabilità e determinazione, ha immediatamente sporto denuncia alle autorità competenti, ponendo al centro la salvaguardia del bene comune e l’applicazione rigorosa delle leggi.
Questo gesto non può essere interpretato come un semplice episodio isolato, ma come un campanello d’allarme che richiede un ripensamento collettivo del nostro approccio alla tutela del territorio.
La Murgia Materana, riconosciuta dall’UNESCO per la sua eccezionale importanza archeologica e naturalistica, non è solo un paesaggio suggestivo, ma un libro di storia a cielo aperto, un laboratorio di biodiversità, un luogo di incontro tra uomo e natura che affonda le sue radici in millenni di storia.
Le iscrizioni vergognosamente apposte sulle strutture di accesso ne infangano la sacralità, oltraggiando la memoria di generazioni che hanno plasmato questa terra e la sua identità.
L’intervento tempestivo dell’Ente Parco, in stretta collaborazione con l’Anpana, testimonia l’impegno costante nella protezione del territorio, avviando procedure di verifica e ripristino conformi alle rigorose normative di conservazione.
Tuttavia, la risposta non può limitarsi all’azione reattiva; è imperativo intensificare le attività di vigilanza, potenziando i controlli e investendo in nuove tecnologie per garantire una maggiore deterrenza.
Il Parco aspira a rimanere un crogiolo di scambio, un luogo di dialogo costruttivo e un ambiente propizio all’educazione alla pace.
Difendere la Murgia significa, in ultima analisi, difendere un ethos di rispetto, un’etica del prendersi cura che abbraccia la natura, la storia, le tradizioni e la dignità di ogni individuo.
In quest’ottica, l’Ente Parco lancia un appello sentito a tutta la comunità, ai residenti, ai visitatori, ai turisti: ciascuno è chiamato a farsi custode attivo di questo inestimabile patrimonio, segnalando comportamenti scorretti, adottando pratiche sostenibili, contribuendo alla diffusione di una cultura della responsabilità.
La tutela del Parco della Murgia Materana non è un compito delegato a istituzioni o funzionari, ma una responsabilità condivisa, un dovere civico che investe ognuno di noi.
Solo attraverso un impegno collettivo e consapevole potremo preservare questo luogo unico, trasmettendolo alle future generazioni come testimonianza della nostra eredità culturale e del nostro amore per la terra.








