La decisione di demolire il viadotto sulla ex statale 93 Tiera-Potenza, annunciata dall’assessore regionale Pasquale Pepe (Lega), segna una svolta cruciale nella gestione della crisi infrastrutturale che affligge la Basilicata.
La scelta, frutto di una valutazione tecnica approfondita, si impone come soluzione più sicura e pragmatica, al di là delle complessità logistiche e finanziarie che inevitabilmente comporterà.
La struttura, compromessa da cedimenti strutturali, rappresenta un pericolo concreto per la sicurezza della popolazione e un ostacolo allo sviluppo economico della regione.
La tempistica precisa delle operazioni di demolizione sarà definita in seguito a una dettagliata analisi condotta dagli uffici tecnici provinciali, proprietari della strada.
Parallelamente, si monitorano gli impatti sulla rete ferroviaria Potenza-Melfi, un’arteria strategica per la mobilità e il collegamento con il Salento.
Sorprendentemente, la chiusura del traffico stradale potrebbe, paradossalmente, favorire l’accelerazione dei lavori di ammodernamento della tratta ferroviaria, consentendo interventi più rapidi e mirati.
Questo scenario evidenzia una complessa interazione tra diverse modalità di trasporto e l’opportunità di riorganizzare le infrastrutture in chiave di sinergia.
L’assessore Pepe ha sottolineato l’impegno concreto della Regione nella cura della viabilità lucana, quantificando gli investimenti recenti in circa 200 milioni di euro distribuiti tra strade provinciali, comunali e quelle che servono le aree interne.
La collaborazione con Anas è centrale per velocizzare i cantieri già avviati, riconoscendo al contempo le difficoltà intrinseche legate alla complessità del territorio e alla necessità di conciliare l’imperativo dell’emergenza con la programmazione a lungo termine.
Si tratta di un approccio che mira a superare la frammentazione degli interventi e a costruire un sistema viario più resiliente e sostenibile.
Rfi e Fal stanno coordinando i servizi sostitutivi per garantire la continuità della mobilità in seguito all’interruzione della tratta ferroviaria Potenza-Melfi-Foggia, un nodo cruciale per i collegamenti con la Puglia e il resto del paese.
Contestualmente, il Comune di Potenza si sta adoperando per creare percorsi alternativi e soluzioni di mobilità di emergenza, con particolare attenzione alle comunità isolate delle contrade di Bosco Piccolo, Bosco Grande e Barrata, e della contrada Moccaro.
Queste aree, attualmente inaccessibili, ospitano circa 200 famiglie che necessitano di assistenza immediata e di una soluzione di mobilità che ripristini la loro connessione con il resto del territorio regionale.
La gestione di questa emergenza richiede un approccio integrato che coinvolga tutti gli attori coinvolti: Regione, Provincia, Comuni, Anas, Rfi, Fal, e, soprattutto, la popolazione direttamente interessata, garantendo trasparenza e partecipazione attiva nel processo decisionale.
L’episodio evidenzia la fragilità del sistema infrastrutturale e l’urgenza di investimenti mirati non solo per la riparazione dei danni, ma anche per la prevenzione di futuri eventi sismici e per la costruzione di un futuro più sicuro e connesso per la Basilicata.