“Alma Mater – Porta della Lucania”: un’opera monumentale che Antonino Perrotta ha donato a Vietri di Potenza, segnando un capitolo significativo nel panorama artistico urbano lucano.
L’intervento, inaugurato recentemente nell’ambito di un ambizioso progetto comunale guidato dal sindaco Christian Giordano, rappresenta il settimo tassello di un percorso museale diffuso, un vero e proprio “open-air museum” che sta progressivamente ridisegnando l’identità visiva del territorio.
L’opera, sviluppata su una vasta area e articolata su diversi livelli prospettici, si integra armoniosamente con l’ambiente circostante, dialogando con l’architettura e la morfologia locali.
Perrotta, con maestria, ha saputo trasfigurare la facciata di un edificio in una tela vibrante, capace di evocare emozioni profonde e di stimolare una riflessione sull’identità lucana.
Il titolo, “Alma Mater”, trae la sua essenza dal verbo latino “alĕre”, che racchiude i concetti di “nutrire”, “proteggere” e “dare vita”.
L’Alma Mater è l’immagine archetipica della madre generatrice, fonte di sostentamento e di crescita per la comunità.
In questo contesto, la terra vietrese viene personificata in una figura femminile ieratica, custode di una storia millenaria e testimone di tradizioni ancestrali.
Non si tratta solo di un omaggio alla fertilità del suolo, ma di una celebrazione della resilienza e dell’attaccamento profondo alle proprie radici, un sentimento che caratterizza l’identità meridionale, la “restanza” che sfida le narrazioni di abbandono e marginalizzazione.
L’iniziativa del sindaco Giordano si configura come un investimento culturale di ampio respiro, volto a valorizzare il patrimonio artistico e a promuovere un turismo sostenibile.
Le sei opere precedenti, unitamente a quest’ultima, costituiscono un percorso immersivo nell’arte contemporanea, accessibile a tutti e capace di trasformare un contesto urbano in un palcoscenico di creatività e bellezza.
Questo progetto, lungimirante e innovativo, non solo abbellisce la città, ma contribuisce a rafforzare il senso di appartenenza e a promuovere un’immagine positiva e dinamica del territorio lucano, offrendo una narrazione alternativa, fatta di speranza e di profondo legame con la propria terra.
L’opera di Perrotta, pertanto, non è solo un gesto artistico, ma un atto d’amore verso la comunità e un simbolo di un futuro possibile, radicato nella storia e proiettato verso l’innovazione.
