Basilicata: Santa Lucia, un’esperienza corale unica

La Basilicata si appresta a celebrare un evento di portata eccezionale, un’esperienza che trascende la semplice esibizione musicale per configurarsi come un vero e proprio atto di riscoperta spirituale e culturale.

In occasione di Santa Lucia, la regione si trasforma in un palcoscenico polifonico, un crogiolo di voci che dialogano con le pietre antiche, in un’armonia inedita che si propaga tra i borghi del Vulture-Melfese e dell’Alto Bradano.

L’iniziativa, inclusa nel programma di “Fantastico Medioevo”, si distingue per la sua originalità: un concerto corale simultaneo, la prima volta a livello nazionale, che vedrà coinvolti oltre trecento coristi.

Non si tratta di un mero spettacolo, ma di un progetto sinergico, frutto di una collaborazione virtuosa che unisce le istituzioni regionali, le Diocesi di Melfi, Rapolla, Venosa e Acerenza, e culmina con il prestigioso Patrocinio del Dicastero per la Cultura e l’Educazione del Vaticano.
Il governatore Vito Bardi descrive l’evento come un ponte tangibile tra il patrimonio storico-artistico della Basilicata e il cuore della cristianità.

Il Patrocinio vaticano non è un semplice riconoscimento, ma un sigillo di autenticità, una conferma della profondità storica, artistica e religiosa di questa prima assoluta.

Questa convergenza di forze permette di valorizzare la regione come custode di una fede e di una cultura millenarie, riscoprendo un repertorio corale che fonde il sacro con le radici popolari lucane, sotto la sapiente direzione del maestro Ambrogio Sparagna.
L’iniziativa coinvolge attivamente l’Associazione regionale dei Cori della Basilicata e Chorus Inside Basilicata, con l’ambizioso obiettivo di rivitalizzare il patrimonio musicale medievale attraverso una formula innovativa e coinvolgente.
La simultaneità degli eventi, disseminati tra le chiese e le cattedrali della regione, promette un’esperienza immersiva, un viaggio spirituale che stimola i sensi e tocca l’anima.
La Basilicata, in questo contesto, si configura come un modello di eccellenza, un luogo in cui storia, fede, cultura regionale e prestigio internazionale si intrecciano in un tessuto armonioso, destinato a generare un impatto che va ben oltre i confini territoriali.
Il programma, distribuito nei principali centri della regione, prevede appuntamenti a partire dalle ore 18.

A Rapone, la Corale Parrocchiale S.

Nicola Vescovo risuonerà nella Chiesa Madre.

A Ruvo del Monte, il Coro Venerabile Domenico Blasucci darà voce alla tradizione nella Chiesa di S.

Maria Assunta.
Ad Acerenza, la Corale Acerenza Città Cattedrale animerà la Cattedrale di Maria Assunta e S.
Canio Vescovo.

Proseguendo il percorso musicale, la Corale Johannes Obadiah si esibirà a Oppido Lucano, nella Chiesa Convento di S.

Antonio.
A Venosa, l’Abbazia della SS.

Trinità ospiterà il Coro Cattedrale San Felice, seguito dalla Corale Shekinah a Genzano di Lucania, nella Chiesa S.

Antonio da Padova.
La Basilica di S.

Maria Assunta a Melfi accoglierà la Corale Diocesana, mentre gli Oppidicantores concluderanno la giornata a Oppido Lucano.

Ogni luogo, ogni coro, un tassello di un mosaico sonoro che celebra l’identità lucana, un’eredità preziosa da custodire e trasmettere alle future generazioni.

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