La Festa della Bruna, evento pilastro dell’identità materana e celebrazione annuale del 2 luglio, ha raggiunto una vetta di riconoscimento inaspettata: l’invito a rappresentare un caso studio di eccellenza presso la Harvard University.
Questa nomina, accolta con profondo onore dall’Associazione Maria Santissima della Bruna, presieduta da Bruno Caiella, testimonia come una tradizione secolare possa fungere da lente d’ingrandimento per analizzare dinamiche complesse di leadership, governance e creazione di valore nell’era contemporanea.
L’incontro del 2 novembre con il professor Stefano Zordan, figura chiave nella fondazione dell’Adriano Olivetti Leadership Institute, ha segnato l’inizio formale di questo percorso ambizioso.
L’obiettivo non è semplicemente documentare la festa, ma decostruirne i meccanismi profondi, identificando elementi di ispirazione per leader e organizzazioni a livello globale.
Il dossier che verrà presentato a Harvard si concentrerà su temi cruciali.
Innanzitutto, la leadership adattiva e collettiva, un modello che trascende la figura carismatica per abbracciare la guida condivisa, un processo emergente che coinvolge diversi attori e competenze.
Si analizzerà come il Carro, con i suoi cicli di costruzione, distruzione e ricostruzione, diventi una potente metafora organizzativa, incarnando l’innovazione rigenerativa – la capacità di abbracciare il cambiamento e la resilienza di fronte alle sfide.
La creazione di valore ibrido è un altro fulcro dell’analisi.
Si esaminerà come la Festa della Bruna intreccia in modo virtuoso elementi economici, culturali e spirituali, generando un impatto positivo sulla comunità e promuovendo un senso di appartenenza che va oltre i confini geografici.
La governance multi-stakeholder, un modello collaborativo che coinvolge l’Associazione stessa, la Diocesi, le istituzioni locali e la cittadinanza, sarà esaminata come esempio di come la partecipazione attiva e l’inclusione possano portare a risultati superiori rispetto a modelli gerarchici tradizionali.
Il dossier intende inoltre celebrare il “Cultural Made in Italy”, con particolare attenzione all’artigianalità come forma di impresa civile e come custode di un patrimonio identitario inestimabile.
La Festa della Bruna, con la sua ricchezza di simboli, tradizioni e competenze artigianali, rappresenta un veicolo privilegiato per promuovere l’eccellenza italiana nel mondo.
L’accettazione del dossier da parte di Harvard University aprirebbe le porte a una nuova fase di collaborazione, con l’arrivo di studiosi sul territorio per un’analisi più approfondita.
L’Associazione Maria Santissima della Bruna esprime profonda gratitudine al professor Zordan per aver intravisto il valore intrinseco di questa tradizione e per aver aperto una prospettiva di dialogo che potrebbe consacrare la Festa della Bruna come un modello di studio globale, contribuendo a proiettare Matera, ancora una volta, come un laboratorio vivente di bellezza, fede e innovazione sociale.







