L’Accoglienza del Professor Stefano Zordan ha rappresentato un momento significativo per l’Associazione Maria Santissima della Bruna, segnando l’inizio di un percorso di analisi e valorizzazione della Festa della Bruna, con l’auspicio di vederla riconosciuta come esempio di eccellenza culturale e di resilienza comunitaria a livello internazionale, potenzialmente oggetto di studio presso istituzioni prestigiose come l’Università di Harvard.
La Festa della Bruna, pilastro identitario della città di Matera e celebrata ogni anno il 2 luglio, incarna una complessa stratificazione di storia, fede, arte popolare e partecipazione civica.
L’associazione, guidata dal Presidente Bruno Caiella, si pone come custode e promotrice di questo patrimonio immateriale, riconoscendo al contempo la necessità di un continuo aggiornamento e di una riflessione critica sulle dinamiche che la animano.
L’incontro del 2 novembre, tenutosi nella suggestiva cornice dei Sassi materani, ha sancito l’avvio di una collaborazione volta a decostruire le componenti che rendono unica la Festa della Bruna, esaminandone le radici antropologiche, le implicazioni socio-economiche e le potenzialità di sviluppo turistico sostenibile.
Il Professor Zordan, figura di spicco nell’ambito della leadership e dell’innovazione sociale, apporterà le sue competenze per analizzare la Festa come un sistema complesso, un ecosistema di relazioni e pratiche che si tramandano di generazione in generazione, evolvendosi nel tempo senza perdere la propria essenza.
L’obiettivo non è semplicemente quello di documentare la Festa, ma di comprenderne il significato profondo, di individuare i fattori che ne garantiscono la vitalità e di elaborare strategie per il suo futuro.
Ciò implica un’indagine approfondita sulle motivazioni dei partecipanti, sulle dinamiche di potere che la caratterizzano, sulla sua capacità di generare coesione sociale e sulla sua proiezione verso il mondo esterno.
L’ambizione di raggiungere un riconoscimento accademico da parte di un’istituzione come Harvard non è vista come un fine a sé stante, ma come un segnale di apprezzamento per il valore intrinseco della Festa e come un incentivo a perseguire un percorso di miglioramento continuo.
Si tratta di un’opportunità per condividere con il mondo l’esperienza unica di una comunità che ha saputo preservare le proprie tradizioni, reinterpretandole in chiave contemporanea e proiettandole verso il futuro.
Il processo di analisi e valorizzazione, così avviato, si prefigge di arricchire la conoscenza della Festa, contribuendo a consolidarne l’identità e a rafforzarne il ruolo di elemento catalizzatore per la comunità materana.







