martedì 9 Settembre 2025
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Potenza

Hiroshima e Sasso di Castalda: l’arte che parla al cuore.

Il silenzio assordante di Hiroshima e Tokyo, le cicatrici indelebili di un passato traumatico, trovano un’eco inaspettata nelle pietre silenziose di Sasso di Castalda, un borgo lucano di settecento anime incastonato nel cuore della Basilicata.

Qui, Jorit, l’artista capace di infondere vita a muri di metropoli globali, ha scelto di piantare le sue radici creative, non come un decoratore occasionale, ma come un narratore di storie profonde e condivise.

L’iniziativa, denominata “Street Art per l’Anima: I Volti della Memoria, le Visioni del Futuro”, trascende la mera definizione di progetto artistico; si configura come una vera e propria dichiarazione d’intenti di una comunità che rivendica il diritto di definire la propria identità e proietta lo sguardo verso un domani intriso di speranza.

L’Assessore alla Cultura e Turismo, Mariangela Laurino, sottolinea con forza come l’amministrazione non abbia offerto semplicemente una superficie da dipingere, ma abbia spalancato le porte di un tessuto sociale vibrante, pronto a condividere la propria storia con un’intensità commovente.

Fu proprio questo dialogo autentico, questo scambio di esperienze e sentimenti, a convincere Jorit a scegliere Sasso di Castalda come tela per la sua opera.

A partire da settembre, il borgo si trasformerà in un cantiere a cielo aperto, un palcoscenico dove residenti e visitatori potranno assistere alla lenta e graduale rivelazione di un volto, un’immagine che emerge dalle pennellate, svelando il suo significato in un processo di scoperta condivisa.
Non si tratta di un evento spettacolare, ma di un’esperienza immersiva, un viaggio interiore che coinvolge l’osservatore in un dialogo silenzioso con l’opera e con la comunità che l’ha generata.

L’ambizione di Sasso di Castalda non si limita alla bellezza estetica del risultato finale.

Il progetto rappresenta un atto di fiducia nel potenziale creativo delle comunità marginali, un esempio di come l’arte possa diventare un motore di sviluppo sociale ed economico, capace di attrarre visitatori e di promuovere un turismo consapevole e rispettoso del territorio.
Il sindaco Rocchino Nardo esprime il desiderio che quest’opera diventi il simbolo di un’Italia che riscopre il valore intrinseco delle sue radici, un’Italia che crede nella forza dell’arte come strumento di riscatto e di rinascita.
Più che un luogo da visitare, Sasso di Castalda si propone come un’emozione da vivere, un’esperienza che arricchisce l’anima e invita alla riflessione sul significato della memoria, della comunità e del futuro.

Un invito a riscoprire la bellezza nascosta nei dettagli, nella semplicità e nell’autenticità di un borgo lucano che ha saputo trasformare un muro in un portale verso l’umanità.

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