La Festa della Madonna della Bruna: un’arte effimera, un gesto simbolico, un impegno spiritualeSi svela il progetto del carro trionfale per la 637ª edizione della Festa della Madonna della Bruna, evento cruciale per la comunità materana e simbolo tangibile dell’identità religiosa e culturale della città.
Quest’anno, il manufatto, interamente realizzato in cartapesta dall’artista locale Francesca Cascione, si fa portavoce di un messaggio biblico profondo: l’umiltà del servizio, incarnata nel gesto di Gesù che lava i piedi ai suoi discepoli (Giovanni 13,14).
Il tema scelto non è un mero ornamento estetico, ma un invito all’azione, un monito a declinare nella vita quotidiana il significato intrinseco del gesto evangelico.
L’arcivescovo della Diocesi Matera-Irsina e vescovo di Tricarico, monsignor Benoni Ambarus, sottolinea come l’opera di Cascione rappresenti solo una facciata se non accompagnata da un impegno concreto.
“Dobbiamo trasformare questo carro in un ‘lavatoio dei piedi’ permanente, rivolto a tutti, ogni giorno”, esorta l’arcivescovo, invitando la comunità a riconoscere e rispondere ai bisogni altrui con gesti di cura disinteressata.
L’anno prossimo, anno del Dialogo, vedrà la città proiettata verso un’apertura incondizionata verso chi si trova in stato di bisogno, senza preclusioni o secondi fini.
Per Francesca Cascione, l’incarico rappresenta una conferma del percorso artistico intrapreso.
Il terzo carro consecutivo, dopo celebrazioni significative come il settantesimo anniversario di Civitas Mariae e l’anno giubilare, si inserisce nel contesto di Matera, Capitale mediterranea della Cultura e del Dialogo, con un omaggio al 2026 e alla sua visione di città aperta e accogliente.
L’artista assicura una creazione ricca di significato, in linea con la tradizione, ma con la sua inconfondibile impronta.
La presentazione del progetto è stata preceduta dalla premiazione dei bozzetti partecipanti, riconoscimento del talento e della creatività dei costruttori e degli amatori.
Un compito arduo, affidato a una commissione giudicatrice di alto livello, composta da esperti di architettura, religione, cultura e storia.
Bruno Caiella, presidente dell’Associazione Maria Santissima della Bruna, enfatizza la complessità e la centralità di questa macchina celebrativa per l’intera città, ribadendo il messaggio di pace e di unità che Matera intende proiettare nel mondo.
L’associazione lavora a progetti internazionali, tra cui un caso studio ad Harvard e un’iniziativa di digitalizzazione della Festa, con l’ambizione di rafforzare la visibilità e l’impatto dell’evento a livello globale.
Il carro trionfale, attesa impaziente dalla comunità, sarà presentato ufficialmente nel mese di giugno, preludio alla processione del 2 luglio, momento culminante della festa, con l’emozionante e simbolica distruzione finale in piazza Vittorio Veneto, un gesto di rinascita e di rinnovamento che suggella il significato profondo della celebrazione.
Si tratta di un’arte effimera, un atto di fede, un impegno costante verso l’umanità.






