Il rapporto annuale Federculture 2025, pubblicato da Gangemi Editore, dedica un’analisi approfondita a Matera, alla Basilicata e al percorso evolutivo delle capitali europee della cultura.
L’indagine, frutto della collaborazione tra Salvatore Adduce, figura chiave nell’esperienza Matera-Basilicata 2019 e testimone diretto della trasformazione sociale ed economica della città, e Serafino Paternoster, esperto di comunicazione e fondatore di EcocNews.
com, si propone di decifrare l’eredità di Matera, non solo come evento culturale, ma come catalizzatore di un cambiamento strutturale.
L’analisi non si limita a una mera cronistoria di Matera 2019, ma ne esamina le implicazioni politiche, economiche e sociali, delineando un quadro complesso e articolato.
Il rapporto si interroga sul significato di un’esperienza che ha ridefinito il concetto di capitale europea della cultura, spostando l’attenzione dalla mera vetrina culturale alla promozione di un’identità territoriale, alla rigenerazione urbana e alla partecipazione attiva della comunità.
Matera, nel suo percorso, ha introdotto elementi di rottura rispetto al passato.
Ha dimostrato come un evento culturale di tale portata potesse diventare un potente motore di sviluppo locale, in grado di stimolare la creatività, l’innovazione e la coesione sociale.
L’esperienza ha evidenziato la necessità di un approccio olistico, che tenga conto non solo degli aspetti culturali, ma anche di quelli economici, sociali e ambientali.
La “città dei Sassi” ha rappresentato un caso unico, un esempio di come la cultura possa essere al servizio del territorio, contribuendo alla sua valorizzazione e alla sua rivitalizzazione.
Il rapporto sottolinea come l’impatto di Matera si estenda ben oltre i confini regionali, influenzando le successive capitali europee della cultura e fungendo da modello per le città candidate a capitale italiana della cultura.
L’eredità di Matera risiede nella capacità di aver coniato un nuovo paradigma, basato sulla partecipazione attiva della comunità, sulla sostenibilità e sulla valorizzazione del patrimonio locale.
L’indagine si proietta verso il futuro, offrendo spunti di riflessione per le città che si apprestano a candidarsi a Capitale Europea della Cultura 2033.
In un contesto europeo in continua evoluzione, caratterizzato da nuove sfide e opportunità, il rapporto invita a ripensare il ruolo delle capitali della cultura come motori di cambiamento sociale, economico e ambientale.
Si sottolinea l’importanza di una pianificazione strategica a lungo termine, che coinvolga attivamente i diversi stakeholder e che tenga conto delle specificità del territorio.
Le città che aspirano a questo prestigioso riconoscimento, come Torino, Siracusa, Viterbo e Norcia, dovrebbero trarre ispirazione dall’esperienza di Matera, interpretandola in chiave originale e adattandola alle proprie peculiarità.
Il bando del ministero della cultura italiano, atteso nel 2027, rappresenterà un’occasione cruciale per definire il futuro del progetto capitale europea della cultura, orientandolo verso un modello più inclusivo, sostenibile e partecipativo.
L’eredità di Matera è un invito a coltivare la cultura come strumento di crescita e di cambiamento, per costruire un futuro più equo e sostenibile per tutti.