Matera, crocevia di arte, formazione e ripartenza cinematograficaMatera si conferma epicentro di un fermento culturale e cinematografico inarrestabile, proiettandosi verso il 2026, anno in cui sarà Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo, con ambizioni che spaziano dalla riproduzione di opere di grandissimo respiro alla creazione di un ecosistema formativo di eccellenza.
L’aria vibra di attesa per il ritorno di Mel Gibson, impegnato nei preparativi per “La Passione di Cristo 2: Resurrezione”, un evento che, al di là del clamore mediatico legato alla presenza del divo hollywoodiano – avvistato assaporare le specialità locali – rappresenta un segnale tangibile del potenziale attrattivo di Matera per produzioni di ampio respiro.
Tuttavia, la visione dell’amministrazione comunale va ben oltre l’accoglienza di set cinematografici.
Simona Orsi, assessora alla Cultura, ha recentemente illustrato un progetto strategico volto a consolidare il ruolo di Matera come polo di riferimento per la formazione professionale nel settore audiovisivo.
L’apertura di una sede del Centro Sperimentale di Cinematografia (CSC) si configura come un tassello fondamentale di questa ambiziosa iniziativa, un’eredità di un percorso avviato in precedenza dall’ex sindaco Raffaello De Ruggieri e rimasto fino ad oggi incompiuto.
L’accordo preliminare, datato 22 luglio 2020, prefiggeva un’opportunità unica per Matera: un centro di formazione cinematografica d’eccellenza, capace di creare sinergie con le realtà locali e di attrarre talenti da tutta Italia e dall’estero.
Il progetto si inserisce in un contesto più ampio di valorizzazione del patrimonio culturale e artistico della Basilicata, con l’obiettivo di creare un vero e proprio distretto delle arti e della cultura.
Questo distretto non si limiterà al cinema.
L’intenzione è quella di integrare il CSC con le attività dell’Università degli Studi della Basilicata, della Scuola di Alta Formazione dell’Istituto Centrale del Restauro – già presente nell’ex convento di Santa Lucia alla Fontana – e dell’Istituto Superiore delle Industrie Artistiche, quest’ultimo parte del comparto AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica).
L’integrazione di queste istituzioni, formalizzata con un protocollo del 11 settembre 2020, mira a creare un offerta formativa completa e diversificata, capace di coprire tutte le discipline artistiche.
L’amministrazione comunale ha espresso la volontà di superare le criticità che hanno impedito l’avvio dei corsi previsti, investendo in maniera concreta e programmata per realizzare un progetto sostenibile nel tempo.
L’obiettivo non è solo formare nuove generazioni di professionisti del cinema, ma anche creare opportunità di lavoro e di sviluppo economico per il territorio, contribuendo a rigenerare il tessuto sociale e a valorizzare l’identità culturale di Matera.
Il ritorno di Gibson e la prospettiva dell’apertura del CSC si fondono in una visione di futuro in cui il cinema, la formazione e la cultura diventano motore di crescita e di rinascita per l’intera regione.