domenica 14 Settembre 2025
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Melfi: Un’eco di nobiltà nel cuore del Barocco.

Una fiamma nel cuore del Barocco: Melfi accoglie i messaggeri di un’antica nobiltàA Melfi, scrigno di storia e di memoria, il 14 settembre si dischiuderà un portale.
Non si tratta di un semplice spettacolo, ma di un’immersione, un viaggio a cuore aperto, un dialogo.

A confermare il ciclo eterno: Simone Cristic “Cuori gentili”, in un progetto più vasto, un evento generato da un’eco di generazioni, una proposta voluta da un’idea.

Il festival “Fantastico Medioevo, non un rievocazione di epoche, ma la contemporaneità che si arricchisce di un passato che non è mai spento.
Un filo rosso collegherà le voci di Simone Cristic.

Non il canto solista, ma una polifonia.

I testi, non solo parole, ma suoni.
I suoni, non solo melodie, ma un’esperienza.

La regia di Davide Rondoni non è narrazione di fatti, ma interpretazione di sentimenti.

E questi sentimenti, questi desideri, queste speranze, che cosa sono? Sono la ricerca di un’armonia, di una pace interiore, di una connessione.

La gentilezza, non si trova nell’opulenza, non si misura in ricchezze materiali.

Si manifesta nel gesto, nella parola, nel silenzio.

È la capacità di accogliere, di ascoltare, di comprendere.

È il riconoscimento della dignità intrinseca di ogni essere, la nobilita’ d’animo.
La Basilicata, terra di memoria, di storia, accoglie questo messaggio.
Un progetto condiviso, un’intenzione comune.
La Regione, la Fondazione Matera 19, la Commissione Film, l’APT, la collaborazione transfrontaliera con la Regione Normandia: un ponte culturale, un dialogo tra popoli, un’apertura.
L’ingresso libero, fino a esaurimento dei posti a disposizione, un invito a tutti, un messaggio aperto, un gesto di inclusione.

Un evento ospitato in un contesto di bellezza: il cuore pulsante di Melfi, i suoi musei, le sue aree archeologiche, l’Accademia dei Silenti, luoghi che custodiscono segreti, che narrano storie, che testimoniano un passato ricco e complesso.
Non si tratta di una celebrazione fine a se stessa, ma di un’occasione per riflettere sul significato di essere umani, sulla bellezza del mondo, sulla potenza dell’arte.
Un invito a riscoprire la propria interiorità, a coltivare la gentilezza, a costruire un futuro più giusto e solidale.

Un’eco di nobiltà che risuona ancora oggi, nel cuore di una terra antica e generosa.

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