martedì 19 Agosto 2025
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Oliver Stone: Cinema, Guerra e la Ricerca della Verità

Oliver Stone: Un Viaggio Autobiografico tra Cinema, Guerra e Ricerca della VeritàIl Marateale di Santavenere ha accolto con fervore Oliver Stone, figura titanica del cinema mondiale, in un omaggio che ha sancito un momento di profonda riflessione sulla sua straordinaria carriera.
Stone, prossimo all’ottantesimo compleanno, ha condiviso con il pubblico e gli studenti di cinema un percorso artistico e personale intriso di esperienze traumatiche, intuizioni rivoluzionarie e un’incrollabile ricerca della verità.

L’accoglienza calorosa, culminata in un prolungato applauso, ha risuonato come eco di un rapporto profondo e duraturo tra il regista e il pubblico italiano, testimoniato anche dal suo amore per il cinema nostrale, citando *Novecento* e *La Dolce Vita* come pietre miliari formative.

La sua autobiografia, *Cercando la luce*, pubblicata anche in Italia, si configura come un affresco generazionale, un’esplorazione intima dei suoi primi quattro decenni di vita.
Il racconto si apre con il divorzio dei genitori, evento sconvolgente in un’epoca di rigide convenzioni sociali, e prosegue con la scelta di un giovane Stone di insegnare in una scuola cattolica in Vietnam, un’esperienza che lo ha confrontato con la brutalità e le contraddizioni del conflitto.

Il ritorno in America, l’iscrizione alla prestigiosa Yale University, l’arruolamento in Vietnam e la conseguente onorificenza militare sono tasselli di un mosaico di sofferenza e crescita personale.

L’incontro con Martin Scorsese alla New York University Film School si rivelò cruciale.
Il maestro Scorsese, con la sua visione illuminante, lo esortò a realizzare un primo film profondamente personale.

Stone seguì il consiglio e realizzò *Last Year in Viet Nam*, un breve ma potente cortometraggio su un veterano del conflitto che segnò ufficialmente la nascita di un regista.
Nonostante l’entusiasmo iniziale, Stone si scontrò con un periodo di frustrazione e fallimenti.

Innamorato della Nouvelle Vague francese, sognava di realizzare opere in bianco e nero, ma si trovò ad affrontare una serie di rifiuti e difficoltà.
L’indagine sul rapimento di Patty Hearst, inizialmente commissionata per una sceneggiatura, lo condusse a svelare un intreccio di manipolazioni governative e verità nascoste, aprendo la strada a un approccio cinematografico e investigativo più audace.
Stone comprese che la ricerca della verità, anche quando scomoda, affascina e coinvolge il pubblico.

Nonostante le difficoltà iniziali, perseverò, realizzando *Salvador*, un film coraggioso e impegnato che, pur non riscuotendo un grande successo commerciale, pose le basi per la svolta nella sua carriera, culminata con *Platoon*, un capolavoro di denuncia sulla guerra in Vietnam.

Attualmente impegnato nella scrittura della seconda parte della sua autobiografia, Stone promette di svelare nuovi aneddoti, condividere i preziosi insegnamenti derivati dai fallimenti e approfondire un’ossessione che lo anima: la passione per il cinema.

Pur restando sullo sfondo, la politica occupa un ruolo significativo nel suo pensiero.

Da sempre antimilitarista, Stone ha espresso le sue opinioni sulle complesse relazioni tra Stati Uniti e Russia, sottolineando la loro continuità al di là delle amministrazioni Trump e Obama.

Il suo rapporto con l’America, segnato da un passato di “persona non grata”, sembra ora orientato verso un miglioramento, un segno di speranza in un futuro di comprensione reciproca e dialogo.

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