Il “Pignola in Blues”, crocevia sonoro incastonato nel cuore dell’hinterland potentino, ha concluso la sua edizione più recente con un bilancio di quasi tredicimila presenze, cifre che testimoniano la crescita e l’affermazione di un evento capace di attrarre un pubblico eterogeneo, sensibile alla ricerca di esperienze musicali autentiche e di qualità.
Questa edizione, come le precedenti, ha rappresentato un ponte tra la tradizione del blues e le sue evoluzioni contemporanee, offrendo un cartellone artistico di notevole spessore.
Il palco di Pignola ha visto alternarsi figure di spicco del panorama blues italiano e nomi di risonanza internazionale.
Francesco Garolfi, Eric Steckel, Max Lazzarin e l’energia contagiosa dei Southern Connection hanno infiammato le serate, affiancati da ospiti internazionali come la Nick Moss Band, con la grinta di Dennis Gruenling, l’elettronica blues di Hangarvain e la potenza della Crystal Thomas Band, arricchita da una sezione di fiati che ha amplificato le dinamiche sonore.
“Il successo di questa edizione ci riempie di orgoglio e ci conferma la direzione intrapresa,” ha dichiarato Michele Rosa, presidente dell’associazione Cross Roads, ideatrice e motore pulsante del festival.
“Dopo ventinove anni, aver accolto oltre centotrenta artisti, molti dei quali riconosciuti a livello globale, e aver ospitato un pubblico complessivo superiore a centocinquantamila persone, è un traguardo significativo.
Tuttavia, la nostra ambizione non si ferma qui.
”La prossima sfida, e la più importante, è quella di elevare il “Pignola in Blues” a un livello superiore, posizionandolo saldamente tra gli eventi culturali di maggiore rilevanza in Basilicata.
Questo obiettivo strategico richiederà un impegno sinergico e collaborativo con le istituzioni regionali e con l’Agenzia per la Promozione Turistica, un’azione concertata volta a massimizzare la visibilità dell’evento, a sviluppare nuove partnership e a rafforzare la sua attrattività.
L’ambizione non è solo quella di incrementare il numero di spettatori, ma anche di arricchire l’offerta culturale, introducendo elementi innovativi e ampliando il raggio d’azione del festival.
Si pensa, ad esempio, all’introduzione di workshop tematici, mostre fotografiche dedicate alla storia del blues e attività di sensibilizzazione rivolte alle nuove generazioni.
Il “Pignola in Blues” rappresenta un esempio virtuoso di come la musica possa essere un potente motore di sviluppo economico e sociale, capace di valorizzare il territorio, di promuovere il turismo e di creare opportunità di lavoro.
La sua storia è un racconto di passione, dedizione e perseveranza, una testimonianza di come un piccolo borgo possa diventare un punto di riferimento per gli amanti del blues in Italia e all’estero.
La trentesima edizione si preannuncia come un capitolo cruciale in questo percorso, un’occasione per consolidare l’eredità musicale del festival e per proiettarlo verso un futuro ancora più radioso.
Il lavoro di Cross Roads, quindi, continua, con l’impegno di offrire un’esperienza musicale indimenticabile e di contribuire alla crescita culturale e turistica della Basilicata.