La Giornata Nazionale degli Abiti Tradizionali, celebrata l’11 novembre, rappresenta un’opportunità imperdibile per la comunità di Ruoti e, più ampiamente, per l’intera regione lucana.
L’associazione culturale “Recupero Tradizioni Ruotesi”, custode di un inestimabile patrimonio immateriale, ne accoglie con entusiasmo l’istituzione, vedendola come un segnale di riconoscimento e un catalizzatore per rinnovate energie nella salvaguardia e nella divulgazione delle nostre radici culturali.
L’associazione, attiva da oltre vent’anni nel complesso e affascinante lavoro di ricostruzione e valorizzazione del costume ruotese, si fa portavoce di una consapevolezza sempre più diffusa: il patrimonio tessile tradizionale non è solo un insieme di stoffe e modelli, ma un vero e proprio codice simbolico, un deposito di conoscenze tecniche, sociali e artistiche che raccontano la storia, le usanze e l’identità di un popolo.
Ruoti, con orgoglio, si distingue a livello nazionale, escludendo il contesto sardo, per un primato unico: la presenza di quattro illustri testimoni, donne novantenni che continuano a indossare quotidianamente l’abito tradizionale ruotese.
Queste figure straordinarie, vere e proprie sentinelle della memoria, sono oggetto di approfonditi studi condotti da Ferdinando Mirizzi, dell’Università della Basilicata, e supportati dal Ministero della Cultura, testimonianza del valore scientifico e culturale di questa tradizione.
L’associazione “Recupero Tradizioni Ruotesi” ha dedicato risorse significative alla creazione di un archivio storico, una risorsa fondamentale per ricercatori di antropologia, storici e studiosi interessati a comprendere la complessità e l’evoluzione del costume tradizionale.
Questo archivio, insieme all’organizzazione di convegni e manifestazioni, contribuisce a creare una rete di competenze e a favorire il dialogo tra generazioni.
Guardando al futuro, l’associazione ha presentato al Comune di Ruoti un progetto ambizioso, volto alla salvaguardia non solo del costume ruotese, ma di tutti gli abiti tradizionali lucani.
Questo progetto si propone di diventare un modello replicabile, offrendo supporto e coordinamento ai comuni interessati a valorizzare e tutelare il proprio patrimonio culturale.
L’obiettivo è di creare un circuito virtuoso che promuova il turismo culturale sostenibile, generando opportunità di sviluppo economico e rafforzando il senso di appartenenza alla comunità.
L’iniziativa si configura come un ponte tra passato e futuro, un impegno concreto per trasmettere alle nuove generazioni la ricchezza e la bellezza delle nostre tradizioni, affinché possano continuare a vivere e a ispirare.






