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Scrittori allo Specchio: Matera celebra il mondo della traduzione

La quinta edizione di “Scrittori allo Specchio”, la prestigiosa rassegna letteraria promossa dall’associazione Amabili Confini a Matera, si preannuncia un’occasione imperdibile per appassionati e studiosi del mondo della traduzione.
Un viaggio intellettuale guidato da alcune delle voci più autorevoli del panorama letterario italiano: Tommaso Pincio, Samanta K.
Knowles, Cristiana Mennella, Enrico Terrinoni, Fabio Pedone e Silvia Pozzi.
Nata dall’intuizione di Francesco Mongiello, la rassegna non si limita a presentare autori e opere, ma si propone come un vero e proprio laboratorio di riflessione sul ruolo cruciale della traduzione nella comprensione e nell’ampliamento dell’orizzonte culturale.
L’evento si apre il 4 settembre, con l’intervento di Tommaso Pincio, figura di spicco nel panorama traduttivo contemporaneo, noto per il suo acume e la sua capacità di restituire la complessità stilistica degli autori che traduce.

La sua vittoria al Premio Sinbad e il prestigioso Premio Strega Europeo per la traduzione de “Il giorno dell’ape” di Paul Murray ne sono una testimonianza eloquente.

Gli incontri, distribuiti tra settembre e ottobre, si svolgeranno nella suggestiva cornice della Fondazione Le Monacelle, un luogo simbolo della storia e della cultura materana.

L’accesso libero e aperto a tutti, fino all’esaurimento dei posti, riflette l’impegno dell’associazione Amabili Confini nel rendere la cultura accessibile a un pubblico ampio e diversificato.
Un momento di particolare interesse sarà rappresentato dal fuori programma del 23 settembre, dedicato alla presentazione de “Di fronte al fuoco” dello scrittore ucraino Aleksej Nikitin, vincitore del premio Sholem Aleichem.
Questo appuntamento offrirà l’opportunità di ascoltare direttamente l’autore dialogare con la sua traduttrice, Laura Pagliara, permettendo al pubblico di apprezzare le sfide e le scelte interpretative che caratterizzano un’opera di tale portata, emersa in un contesto storico e culturale di profonda complessità.

Francesco Mongiello, direttore artistico della rassegna, ha espresso grande soddisfazione per la crescita di interesse suscitata dall’iniziativa.

La traduzione, per Mongiello, non è un mero atto di conversione linguistica, ma un’esplorazione profonda del testo originale, un’immersione nelle sue sfumature e un’interpretazione che ne rivela la bellezza intrinseca.
In questo senso, l’affermazione di Italo Calvino – “tradurre è il modo migliore di leggere un libro” – risuona con particolare forza, sottolineando come l’atto traduttivo sia un processo di comprensione e di scoperta che arricchisce sia il traduttore che il lettore.
La rassegna, dunque, si configura come un’occasione unica per celebrare la figura del traduttore, custode di culture e ponte tra mondi diversi, e per riflettere sul ruolo imprescindibile della traduzione nel panorama letterario contemporaneo.

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