Il dialogo tra la Regione Basilicata, Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha prodotto un esito promettente, delineando un percorso di possibile evoluzione per l’alta velocità nella regione.
L’incontro, definito “positivo” in un comunicato ufficiale della Giunta lucana, rappresenta un punto di svolta cruciale per superare le attuali limitazioni infrastrutturali e ambire a una connettività ferroviaria di standard elevati.
Al centro della discussione vi è la richiesta lucana di un tracciato ad alta velocità sulla direttrice Battipaglia-Taranto, un’arteria strategica per lo sviluppo economico e sociale della regione.
L’ostacolo più significativo, il tratto lento compreso tra Romagnano e Potenza, con una velocità massima di soli 60 chilometri orari, è stato identificato come prioritario da risolvere.
L’apertura dimostrata da RFI e dal Ministero, che hanno classificato la proposta lucana come “meritevole di approfondimento”, segna un passo avanti significativo.
Questo riconoscimento apre la strada alla redazione del Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali (Docfap), un passaggio imprescindibile per la successiva elaborazione del progetto preliminare e l’individuazione delle risorse finanziarie necessarie.
La Basilicata, in quanto prima regione ad essere coinvolta nel nuovo ciclo di audizioni nazionali dedicate all’alta velocità, ha potuto esporre le proprie esigenze in un contesto favorevole.
La presenza di Roberto Laghezza (RFI) e Enrico Mongili (MIT) ha confermato l’attenzione del governo centrale verso le problematiche regionali.
Il vicepresidente della Giunta e assessore alle Infrastrutture, Pasquale Pepe, ha sottolineato una “piena convergenza di intenti”, evidenziando la necessità impellente di sbloccare il “collo di bottiglia” che affligge la tratta Romagnano-Potenza.
La richiesta lucana non si limita all’alta velocità in senso stretto, ma ambisce a una linea ferroviaria che rispetti gli standard tecnici di una linea ad alta velocità, garantendo velocità e affidabilità superiori.
L’istituzione di un tavolo dedicato esclusivamente a questa problematica rappresenta un segnale di apertura e di volontà politica di affrontare la questione in modo strutturale.
Questo processo di ascolto e di confronto potrebbe portare a una revisione del piano generale dell’alta velocità, con l’obiettivo di integrare le esigenze della Basilicata e di realizzare un’infrastruttura che possa contribuire a ridurre le distanze, a favorire la mobilità sostenibile e a stimolare lo sviluppo economico del territorio.
L’impegno dimostrato dalle istituzioni coinvolte suggerisce che la questione non è più relegata a una mera aspirazione, ma che si configura come un obiettivo concreto e perseguibile, con implicazioni significative per il futuro della regione.






